Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

È tempo di Queeresima aspettando il Sardegna Pride

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2018

Oggi a Nuoro la prima tappa: si chiude con la parata del 7 luglio a Cagliari

È tempo di Queeresima aspettando il Sardegna Pride 

Nascosti. Omosessuali liberi di fare quel che vogliono ma in un'altra casa, un altro ufficio, un altro quartiere in un nuovo sistema di discriminazione dove la violenza fisica ha abdicato alla pretesa di invisibilità. Le schede raccolte dall'Arc di Cagliari raccontano storie di un'intolleranza ancora ben radicata nel territorio. Allo sportello di via Falzarego un giovane di Quartu ha raccontato gli insulti dei vicini ogni volta che esce dall'appartamento nel quale vive con il fidanzato. Aggressioni verbali e quotidiane che lo hanno spinto a valutare anche l'idea di sporgere denuncia. E, subito dopo, a desistere.
CHI RESISTE A Cagliari, invece, è stato un vestito a fare la differenza. Un giovane omosessuale nel giorno dell'orgoglio gay ha deciso di presentarsi in ufficio con una vecchia maglietta del Sardegna Pride. Intorno a lui persone fino a quel momento tolleranti e ben istruite che però non hanno esitato a chiedergli di cambiarsi perché il capoufficio non avrebbe gradito. Lui ha resistito tenendo indosso quella vecchia t-shirt simbolo di un orgoglio che è l'anima della Queeresima, la manifestazione itinerante che oggi a Nuoro darà il via agli eventi in vista del Sardegna Pride di luglio a Cagliari. Le storie delle persone che hanno chiesto aiuto all'Arc hanno suggerito il tema della settima edizione della rassegna: la visibilità, per rivendicare il diritto di tutti a uscire allo scoperto. Per non dover mentire come qualche mese fa è capitato a un cagliaritano che davanti alle domande dei colleghi sulle vacanze appena concluse non ha avuto il coraggio di raccontare la verità. Meglio non parlare delle cene insieme al fidanzato, delle escursioni a due, delle lunghe passeggiate. Ha preferito inventarsi un'altra vita e non sostenere gli sguardi di chi lo avrebbe fatto sentire diverso. «C'è ancora bisogno di diffondere cultura per sensibilizzare la società e non far sì che le persone scelgano di autocensurarsi» ha detto Carlo Cotza, attivista dell'Arc, durante la conferenza stampa di presentazione del ricco programma di Queeresima, percorso politico in difesa dei diritti di tutti, in particolare delle persone gay, lesbiche, trans, bisessuali e queer. Ad aprire l'incontro è stato l'assessore comunale alla Cultura di Cagliari Paolo Frau che ha sottolineato «l'urgenza di attività come questa in grado di sconfiggere la discriminazione che nella maggior parte dei casi viene vissuta ancora all'interno delle famiglie. Ecco perché è importante che tutti lavoriamo in questa direzione». A Carlo Dejana, presidente dell'Arc, il compito di illustrare le novità. «Si tratta di una manifestazione che anno dopo anno sta crescendo grazie alla collaborazione di enti, istituzioni e singoli cittadini attivi nel territorio. La novità assoluta è che si inizierà da Nuoro, città dove Queeresima non ha mai fatto tappa. Ma saremo anche ad Assemini e Carbonia».
IL CALENDARIO Sono 27 gli appuntamenti in programma. «L'aspetto positivo è che Queeresima si sta intrecciando con molte altre realtà culturali e con altri festival grazie ai quali abbiamo potuto pianificare eventi di grande valore», ha continuato Carlo Cotza. Tra i tanti partner dell'iniziativa, non sono volute mancare alla presentazione Elizabeth Green e Silvia De Simone, rappresentanti rispettivamente della Chiesa evangelica battista e dell'associazione Famiglie arcobaleno di Cagliari. «Il 25 maggio ci ritroveremo in piazza per il cerchio del silenzio che non avrà una connotazione religiosa ma che sarà aperto a tutti», ha spiegato la pastora. Dedicato a bambini e genitori, invece, l'appuntamento organizzato dalle Famiglie arcobaleno in collaborazione con le associazioni La formica viola e Psynerghia. «Nell'ambito della nostra attività dedicata alla famiglia plurale, realizzeremo dei laboratori nei quali i bambini avranno la possibilità di creare una loro personale rappresentazione della famiglia» ha detto Silvia De Simone.
Il primo appuntamento è fissato per questa sera a Nuoro. Alle 18 da piazza del Rosario inizierà il viaggio del corteo organizzato da Shardana Teatro che attraverserà il centro storico per portare tra la gente un messaggio di tolleranza. Lo stesso che animerà alle 20.30 nel teatro Eliseo la serata dedicata alla proiezione del film Pride, di Matthew Warchus, organizzata in collaborazione con il Mos e Sardegna teatro. A chiudere sarà il Sardegna Pride: il 7 luglio a Cagliari si accenderà una grande festa di strada per illuminare tutti, invisibili compresi.
Mariella Careddu