Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Marina Piccola cambia volto Il piano per il polo d'eccellenza internazionale degli sport acquatici

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2018

Il sindaco e l'assessora Ghirra hanno illustrato ieri il progetto agli operatori del porto turistico Marina Piccola cambia volto Il piano per il polo d'eccellenza internazionale degli sport acquatici

Ancora un passo verso il sogno che sembrava sfumato dopo la rinuncia di Roma alle Olimpiadi: trasformare Marina Piccola in un polo d'eccellenza internazionale per gli sport legati all'acqua, alla nautica e alla vela.
L'INCONTRO Ieri, nell'aula consiliare del Comune, l'assessora Francesca Ghirra e il sindaco Massimo Zedda hanno presentato agli operatori che gravitano nel porto turistico il progetto in cantiere, che costerà poco più di due milioni di euro e si inserisce in quello più ampio della riqualificazione complessiva del Poetto. «Le reazioni? Mi sono sembrate positive, ma questo è solo il primo passo: faremo altri incontri e siamo aperti ai suggerimenti», è il bilancio dell'assessora.
SOGNO OLIMPICO Il progetto risale al 2015, quando Cagliari fu individuata come sede per le attività veliche dal comitato Roma 2024. «In quel momento - spiega Francesca Ghirra - abbiamo avuto conferma che la nostra città ha tutte le carte in regola per diventare una delle capitali italiane della vela e della nautica. Così, una volta sfumato il sogno olimpico, abbiamo deciso di scommettere comunque sulle nostre potenzialità». Prima però sarà necessario operare una variante al piano urbanistico, già concordata con la Regione. «Ci siamo dati un mese di tempo per fare questo processo di condivisione coi concessionari - prosegue l'assessora -, poi a metà giugno porteremo la variante in aula per il voto e potremo iniziare con la progettazione. La settimana prossima abbiamo in calendario un sopralluogo dopo il quale faremo altri incontri perché vogliamo che il progetto sia il più possibile condiviso».
GLI INTERVENTI Ma quali sono gli interventi previsti? La variante del porto turistico consentirà di aumentare le cubature in modo da realizzare bagni, docce, attività commerciali legate alla nautica e anche punti di ristoro. È inoltre previsto l'ampliamento dei parcheggi: lo sterrato attuale sarà completamente riqualificato, gli spazi riorganizzati in modo da ottenere circa 300 posti auto e 85 stalli per le moto. Sarà poi realizzato un unico edificio centrale in cui saranno accorpati tutti i servizi dedicati alle attività che si svolgono nel porto: dal kayak, alla vela, al windsurf. L'anfiteatro, attualmente poco utilizzato, sarà invece coperto da una tensostruttura amovibile in modo che possa ospitare eventi e premiazioni anche in caso di maltempo. Previste anche aree verdi e impianti sportivi.
IL NUOVO POETTO «In definitiva si tratta del completamento del lungomare - spiega l'assessora Ghirra - con anche la sistemazione finale di piazza Arcipleghi dove sorgerà la stazione della metropolitana: diventerà la porta del Poetto da una parte e del polo nautico dall'altra. Vogliamo inoltre creare una connessione con la passeggiata che va verso il colle di Sant'Elia strutturandola con piste ciclabili e per il jogging. È un intervento che si coniuga con gli altri previsti: da Su Siccu al molo Sanità ma anche ai progetti di Cala Mosca, tra cui figura la rifunzionalizzazione della caserma Ederle, che dovrebbe passare alla Regione e potrebbe essere usata per l'ospitalità come si era pensato ai tempi del sogno olimpico».
LA FEDERVELA Tra i più soddisfatti dopo l'incontro di ieri in Comune il presidente della Federazione vela sarda Massimo Cortese: «È un progetto che rende giustizia a ciò che la natura ci ha regalato - dice -, in un'area di fortissimo interesse sociale e ambientale si dà la possibilità di praticare al massimo livello gli sport velici e acquatici rispettando l'ambiente. Fondamentale è soprattutto l'integrazione con la città, che è il nostro valore aggiunto che tutti ci invidiano: Cagliari è un luogo dove anche la pausa pranzo può essere sfruttata per fare attività legate al mare. Siamo molto contenti e, al di là degli aspetti tecnici, sosteniamo con forza l'idea».
Massimo Ledda