Rassegna Stampa

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Cagliari, in Comune questione Palestinese. Massa (Progressisti): “Serve promozione della Pace e del

Fonte: web cagliaripad.it
17 maggio 2018

 


Da Redazione Cagliaripad -  16 maggio 2018


“Il mio pensiero va a quanto è accaduto e sta accadendo in Palestina a seguito della decisione di inaugurare la nuova ambasciata degli Stati Uniti d’America, trasferita da Tel Aviv a Gerusalemme, e di riconoscere quest’ultima come capitale dello Stato di Israele. A seguito delle proteste a Gaza, considerabile ormai come la più grande prigione a cielo aperto, almeno 52 palestinesi sono stati uccisi, tra questi risultano 8 ragazzini sotto i 16 anni, e 2.200 sono stati feriti. Tra le vittime anche un bambino ucciso dai gas lacrimogeni”. Così Matteo Massa, consigliere comunale di Cagliari in quota Progressisti Sardi, durante le fasi iniziali del Consiglio comunale che si è svolto ieri al palazzo Bacaredda.

“A Gaza – ha detto Massa – uccisioni si susseguono a settimane di tensioni con i civili palestinesi che manifestano per il loro diritto al ritorno, la maggior parte dei quali rifugiati o famiglie di rifugiati. La scelta di trasferire le ambasciate a Gerusalemme minaccia la pace e appoggia le ingiustizie che il popolo palestinese sta affrontando. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questi episodi. Non possiamo essere indifferenti. È bene ricordare oggi che, come riportato nel preambolo del nostro Statuto, il Comune di Cagliari impronta la propria azione alla sua specifica tradizione, arricchita dai valori della pace e della non violenza, aperta ai nuovi orizzonti di promozione di una società interculturale e di cooperazione tra i popoli che si affacciano sul Mediterraneo. Così come tra i suoi principi (art. 1 dello Statuto) “Cagliari, memore delle sciagure causate dalla guerra, si adopera in ogni sede per il perseguimento della pace tra i popoli”.

“Tra questi popoli – si legge anche in una nota Facebook scritta dal consigliere – il mio pensiero e la mia vicinanza sono voluti andare oggi a quello Palestinese e a quello Israeliano, nell’Asia Mediterranea. Per dirla con le parole del Presidente della Repubblica di Slovenia, indirizzate al nostro Presidente Mattarella, con le guerre non si risolvono i problemi. Se ne creano di nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono leader incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. Credo che la Città di Cagliari, capitale della Sardegna terra di pace e di amicizia tra i popoli, debba valorizzare la propria strategica posizione geografica al centro del Mediterraneo, da sempre crocevia degli scambi tra le comunità. Oggi l’intero bacino del Mediterraneo è tragicamente violato da conflitti sanguinosi ai fini di controllo delle materie prime e delle risorse energetiche. È violentato da interminabili guerre di religione, da scontri etnici incomprensibili e criminali. Non esiste Pace. Credo si debba rilanciare un’azione culturale e istituzionale che parli di dialogo, di accoglienza delle culture, di valorizzazione delle diversità come ricchezze per la crescita collettiva sul piano sociale, culturale ed economico. Cagliari è una città di Pace, l’ho detto oggi con riferimento anche ai nostri bilanci: investiamo di più sui giovani ed educhiamoli alla giustizia e alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza planetaria democratica; promuoviamo ancora la realizzazione e il rispetto dei diritti umani nella nostra città e nel mondo; continuiamo a investire sulla solidarietà, la corresponsabilità e la costruzione di una comunità aperta e inclusiva.

Facciamolo partendo dalla cultura. Ho proposto – conclude – che in un prossimo futuro tra i bandi tematici per attività culturali e di spettacolo se ne preveda uno che abbia questo segno: la promozione della Pace e del dialogo tra i popoli mediterranei.