Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Marina off limits, il rione si divide

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2009

Inchiesta. Rilevati aspetti positivi ma anche alcune criticità sulla pedonalizzazione delle strade a ridosso del porto

Raccolte 350 firme: «Servono nuove regole, così non va»

La maggior parte dei commercianti e dei ristoratori è favorevole. Ma un buon numero di residenti protesta.
La maggior parte dei commercianti e dei ristoratori è favorevole. E considera il provvedimento «fondamentale per il rilancio del quartiere». Peccato che un buon numero di residenti protesti: «Ci sentiamo imprigionati nel rione e ostaggio del popolo dei ristoranti», accusano.
Come ogni provvedimento che modifichi sostanzialmente le loro abitudini, i cagliaritani si dividono sulla pedonalizzazione della Marina. C'è chi gioisce e chi protesta. Chi ringrazia l'amministrazione Floris e chi minaccia persino ricorsi al Tar. Chi conta i soldi a fine serata ( i ristoratori) e chi conta le pecorelle perché non riesce a dormire, causa schiamazzi. Chi conta i topi che popolano il quartiere e chi i parcheggi riservati ai residenti, insufficienti. E chi conta i giorni che mancano all'inaugurazione del parcheggio multipiano da 460 posti che .- dicono in Municipio - risolverà il problema delle auto.
LA PETIZIONE Nei giorni scorsi un gruppo di residenti ha avviato una raccolta di firme (la terza negli ultimi due anni) e in pochi giorni ha raccolto 350 sottoscrizioni di dissenso. Tra i firmatari anche qualche commerciante e un noto albergatore, Antonio Mundula (hotel Italia). «Puntiamo a raggiungere quota 500», spiega il promotore, Marco Mameli, casa in via Baylle. «Anche noi siamo favorevoli ad un progetto di pedonalizzazione in grado di rivitalizzare il quartiere», chiarisce Ignazio Gaviano (via Barcellona), «ma riteniamo che debbano essere introdotte delle modifiche per far sì che la pedonalizzazione non diventi penalizzante».
LE RICHIESTE In primis residenti chiedono che la ztl diurna sia estesa anche alla notte e che sia fatta rispettare con controlli puntuali da parte dei vigili. Chiedono, inoltre, di poter parcheggiare le loro auto nel quartiere e non in via Roma dove i posti riservati sono numericamente insufficienti e spesso vengono occupati da chi non ha diritto perché mancano i controlli. «Un altro problema è la mancanza di punti di libero incontro, perché le piazzette sono occupate dai tavolini», afferma Susanna Melis. «Al punto che quando ci sediamo su una panchina arriva il cameriere a prendere l'ordinazione». Poi c'è il nodo pulizia. La chiesa di Santa Lucia (vedi articolo sotto) è un ricettacolo di topi e molti usano gli angoli del quartiere come latrine a cielo aperto. Le pulizie vengono fatte di rado tanto che ieri mattina il barbiere storico di via Cavour, Ercole, ha riempito d'acqua un secchio ed assieme ad alcune vicine di casa ha pulito la vergogna.
PIÙ PULIZIA Nessuna lamentela, invece, da una parte dei residenti e numerosi operatori commerciali che al contrario sono contenti della novità. «C'è ancora parecchio da fare e alcuni aspetti devono essere migliorati, a cominciare dalla pulizia delle strade», premette Alessandro Caredda, patron della storica trattoria Gennargentu di via Sardegna, «ma è indubbio che questa sperimentazione sia positiva, soprattutto dal punto di vista turistico. Finalmente, infatti, siamo riusciti a dare un servizio valido ai turisti in visita a Cagliari». Un pensiero condiviso da Roberto Bolognese, presidente del Consorzio dei commercianti del centro storico. «Bisogna trovare il giusto equilibro per far decollare la pedonalizzazione nel rispetto delle esigenze di tutti», sostiene. «Insomma, proviamo ad accordarci e a non litigare. Per il bene di tutti».
FABIO MANCA
PAOLO LOCHE

12/07/2009