Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

C'è una pista da risistemare Paura in bici tra mattonelle sconnesse e radici invadenti

Fonte: L'Unione Sarda
14 maggio 2018


TERRAMAINI. Tanti i disagi lungo il percorso ciclo-pedonale che costeggia il rio Saliu

C'è una pista da risistemare Paura in bici tra mattonelle sconnesse e radici invadenti 

Ogni tanto ci scappa la sbandata. Altre volte anche la caduta. Accade quando ci si distrae e gli occhi guardano altrove, magari verso il canale dove guizzano i muggini o sulla sponda opposta dove gli uccelli d'acqua, impauriti, tentano di nascondersi in tutta fretta tra la vegetazione. «Ci sono due o tre punti sconnessi, bisogna stare vigili. Eh sì, mi hanno fregato». Sandro Argiolas ammette la sconfitta di quel giorno d'inverno quando la ruota anteriore della sua mountain bike scivolò sulla sabbia «dopo aver inciampato su un cordolo di mattonelle saltate».

L'ESPERIENZA Il dolore (e la ferita al gomito) per la caduta è un ricordo. Il pavimento traballante è ancora lì, al suo posto, pronto a fare un'altra vittima. Come quella radice piuttosto invadente rimasta in piena pista ciclabile dopo l'intervento degli operai che hanno, sì, segato il tronco, dimenticandosi però di sradicare il resto. Intorno al legno la pavimentazione è saltata. Un ostacolo che costringe i ciclisti a improvvise svolte e rappresenta un rischio anche per chi sulle sponde di Terramaini-Riu Saliu si dedica alla corsa o a una camminata.

PALESTRA ALL'APERTO Luogo ideale per tenersi in forma, lontano dalle macchine che filano veloci in via Mercalli, la pista ciclabile che, partendo dall'Asse Mediano vicino all'ex Fattoria raggiunge Monserrato-Pirri passando sotto il viale Marconi, avrebbe bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria. Incorniciata dal Riu Saliu e dalla vegetazione, non nasconde gli anni. Così alcuni punti denunciano l'età.

LA VEGETAZIONE Marco Angius non ha tute e scarpe alla moda, l'attrezzatura per un perfetto ciclista. Maglietta e calzoncini bastano e avanzano per trascorrere qualche ora in sella alla bici, anche questa piuttosto datata. «Meglio qui che altrove», dice. «Almeno non si rischia di essere investiti da una macchina. Sarebbe bello se queste erbacce sparissero e facessero un bel giardino con panchine. Siamo quasi dentro il parco e forse per questo non si presta attenzione a questa zona della città».

L'INGRESSO D'altra parte il punto di partenza lascia a desiderare. Un bel po' di spazzatura tra la vegetazione incolta e ormai secca, la casupola che ospita le pompe del sistema dei canali inevitabilmente sfondata (in passato rifugio di senza dimora) non sono un bel biglietto da visita.
A. Pi.