Tutti uniti contro il bullismo

Il fenomeno del bullismo sta raggiungendo proporzioni allarmanti a livello globale e tende non solo a rendere infernale l'esistenza dei ragazzi ma anche quella di genitori, insegnanti, vicini di casa. In poche parole: la collettività tout court.
Cagliari per fortuna, anche se ha registrato in questo senso piccoli casi, figura come una città abbastanza al riparo. Ciò non significa che si debba abbassare la guardia, anzi è opportuno lavorare sodo al fine di incitare gli adolescenti a prendere coscienza della piaga e delle sue conseguenze, a volte, anche fatali.
Il bullismo è una brutta bestia giacché in alcuni casi influisce sul percorso di crescita delle vittime, rinchiudendole nella sensazione di insormontabile debolezza e inutilità; una difficile situazione che può lasciare segni indelebili, come far creder loro di essere diversi dagli altri coetanei o condurli ad autoescludersi dalla collettività. La sola scuola non basta a contrastare un problema così delicato: serve un coinvolgimento massivo che coinvolga tutti, a maggior ragione figure artistiche, sportive, televisive nelle quali i giovani vedono i propri idoli e in loro si identificano.
L'adolescenza o età della pubertà rappresenta una fase complicata, durante la quale si pensa di poter spaccare il mondo e per questo è facile uscire dai binari. Chi si trova in questo gradino della vita ha bisogno di supporto e accompagnamento da parte degli adulti.