Blitz vandalico nelle vie di Villanova contro i cartelli sistemati per la pulizia delle strade

Lo spray cancella i divieti di sosta Il Comune: «Verranno sostituiti dalla De Vizia in pochi giorni»

Un raid vandalico per “cancellare” i cartelli di divieto di sosta sistemati per la pulizia delle strade. È quello che è accaduto nella parte alta di Villanova, in particolare in via Giardini, via Ozieri e in via San Saturnino. Quasi certamente durante la notte, qualcuno, armato di bomboletta spray, ha coperto l'indicazione del giorno in cui viene effettuata la pulizia delle strade e, in alcuni casi, il segnale che avverte della rimozione forzata delle auto in sosta.
LA POLIZIA MUNICIPALE Un espediente che, almeno apparentemente, dovrebbe funzionare. «Anche recenti sentenze della Cassazione», spiegano dal comando di via Crespellani, «dicono che sanzioni ed eventuali rimozioni non sono valide se il cartello non risulta visibile». In città, per esempio, lo stesso problema si è posto nel quartiere di Castello dove qualcuno ha nascosto i cartelli di divieto di sosta. Ma proprio quell'esperienza ha portato gli agenti della Polizia locale a muoversi con maggiore cautela. «Prima di fare qualunque cosa, viene verificato se i cartelli sono regolari o meno». Improbabile dunque che un'auto venga sanzionata e rimossa se l'indicazione del cartello non è visibile. «Ma, visto che esistono questi maleducati, vigileremo con ancora maggior attenzione». In pratica, sarà frequente che, nei giorni che precedono la pulizia, vengano effettuati ulteriori controlli.
IL COMUNE Il raid vandalico è stato segnalato anche al Comune. «E noi», fanno sapere da via Roma, «abbiamo immediatamente avvertito la De Vizia, la società che, oltre a effettuare la raccolta differenziata, si occupa anche della pulizia delle strade. Nel giro di pochi giorni, saranno sistemati nuovi cartelli». In pratica, il blitz vandalico è servito esclusivamente a sprecare denaro pubblico, quello che dovrà essere utilizzato per acquistare e sistemare nuovi cartelli stradali.
IL FUTURO Un modo di protestare decisamente poco civile. E, tutto sommato, inutile e pericoloso (si rischia anche la denuncia). Anche perché il Comune vuole vedere il funzionamento del servizio prima di apportare le modifiche necessarie. Per esempio, la durata (cinque ore, dalle 6 alle 11) risulta eccessiva: lo stesso sindaco Massimo Zedda punta a ridurla a due, massimo tre ore. Ma, appunto, occorre attendere che il servizio cominci a funzionare a pieno regime.
Marcello Cocco