Rassegna Stampa

Il Sardegna

Porta a porta no, cassonetti sì maggioranza spaccata sui rifiuti

Fonte: Il Sardegna
7 luglio 2009

Il maxi appalto. Ieri incontro “tecnico” tra l'assessore, i dirigenti e i consiglieri Pdl. Ancora tanti i dubbi

Si va verso la soluzione del 5+2. Tocco, Fi:  «Rischiamo la multa e il commissariamento»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

No al porta ai porta, sì ai cassonetti. Pressioni sul sindaco per un ritorno al passato, per non disturbare eccessivamente le abitudini dei cagliaritani. Politicamente tropo rischioso, con le elezioni (provinciali 2010) alle porte. No anche alla durata di 9 anni, si va verso un appalto di 7 anni (con la formula del 5 più 2). Ancora in alto mare il nuovo piano sulla gestione integrata dei rifiuti. Si conclude con un nulla di fatto l' incontro “tecnico” tra gli esperti redattori del piano e la maggioranza. Probabile un secondo incontro, stavolta “politico” tra l'assessore e il centrodestra. Difficile tuttavia che il maxi appalto da 300 milioni di euro, arrivi questa settimana in consiglio comunale.
ANCORA troppe le divisioni in maggioranza. Anche ieri ennesima riunione a vuoto. Bersagliati di domande l'assessore alla Pianificazione Gianni Giagoni, il dirigente capoarea della Gestione del territorio Paolo Zoccheddu e Alberto Rao, il tecnico della Azura srl, redattore del piano sui rifiuti. Qualche timida apertura arriva da una parte di Forza Italia. Legata al timore espresso dal sindaco: spaventato dallo spettro della multa da 5 milioni di euro che arriverebbe assieme al commissariamento della raccolta dei rifiuti, in caso di mancata aggiudicazione dell'appalto entro il 31 dicembre 2009. Mentre resta ferma l'ostilità di An, Udc, Riformatori e parte di Forza Italia. «Ci sono state una marea di domande, ma purtroppo c'è ancora poca chiarezza», accusa Paolo Casu, del del gruppo misto, «soprattutto su costi e durata. Secondo l'assessore meno dura il servizio e più costerebbe. Ma il tutto è da provare. E poi trovo strano che un'amministrazione debba preoccuparsi. Oltretutto», aggiunge, «che ne sarà degli attuali 500 operai? Se ne andranno a casa o ci saranno ulteriori assunzioni?» Tra le soluzioni alternative al porta a porta, il tubo esterno (all'americana) o la moltiplicazione dei cassonetti della differenziata. Ma i tecnici restano fermi sulle loro posizioni. L'appalto di sette anni costerebbe due milioni in più, da 5 ben quattro milioni in più: soldi da levare dalle tasche dei cittadini con la Tarsu, spiega il documento. E come alternativa al porta a porta per le zone strutturalmente meno agevoli, c'è il sì all'isola ecologica interrata o al cassonetto chiuso col badge. Assente alla riunione, ma interessato alla vicenda, il presidente della commissione Pianificazione Edoardo Tocco. «Sono per la formula 5 + 2», spiega il consigliere regionale e comunale », dobbiamo decidere in fretta per evitare i 5 milioni di multa del commissariamento. Domani in commissione», conclude, «chiederò che gli ecocentri vengano realizzati al di fuori dell'area urbana in aree demaniali ». ¦


La chiave
Sì della Giunta. consiglio diviso ¦
¦ Il progetto della gestione integrata dei rifiuti (35 milioni di euro per 9 anni di servizio) ha incassato l'ok della giunta, ma non convince i consiglieri di maggioranza. Il termine ultimo per le proroghe è il 31 dicembre 2009. Se entro quella data la gara non sarà bandita scatteranno multa e il commissarimento del servizio

No al servizio nelle zone popolari ¦
¦ Dubbi legati la servizio “porta a porta spinto”. «Difficile in città», protesta la maggioranza. Ma per i tecnici è l'unico sistema in grado di consentire il raggiungimento della quota del 60 % della raccolta differenziata entro il 2010.

Circoscrizione 3: monta la protesta ¦
¦ La circoscrizione di Mulinu Becciu protesta per gli ecocentri. Le discariche attrezzate, inizialmente da suddividere nelle sei circoscrizioni, sono state ridotte e 3 concentrate tutte nel territorio di Mulinu Becciu-Is Mirrionis (area di via Cadello, dietro il cimitero di San Michele e alla stazione di travaso a San Lorenzo).