Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Collu indagato per violenza privata

Fonte: La Nuova Sardegna
7 luglio 2009

MARTEDÌ, 07 LUGLIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Iscritti anche due funzionari, all’esame del pm la posizione di Ada Lai





CAGLIARI. La Procura ha iscritto al registro degli indagati Luciano Collu, l’assessore comunale all’annona che il 18 giugno scorso è stato condannato a un anno e mezzo di carcere dai giudici della prima sezione del tribunale, colpevole di abuso d’ufficio per aver fatto trasferire un funzionario che si opponeva ad alcune sue scelte «solo per levarselo dai piedi»: il nome dell’esponente della giunta Floris è legato stavolta a un’ipotesi di violenza privata e maltrattamenti per la quale è stato lo stesso tribunale presieduto da Francesco Sette a chiedere all’ufficio del pubblico ministero di procedere, dopo la testimonianza resa in aula dal funzionario comunale Giuseppe Furcas, assistito dall’avvocato Andrea Pogliani. Con l’assessore - che finora non ha manifestato alcuna intenzione di dimettersi dalla carica - sono nuovamente indagati con le stesse ipotesi d’accusa i funzionari Pieranna Demuro, assolta dall’accusa di abuso d’ufficio, e Sergio Spiga, condannato a un anno e due mesi. Mentre è all’esame del procuratore aggiunto Mario Marchetti la posizione di Ada Lai, la dirigente coinvolta nella vicenda che per il magistrato - così è emerso nella requisitoria - ha reso dichiarazioni false in tribunale. Marchetti dovrà decidere se estendere l’accusa ora avanzata per Collu anche alla dirigente, oppure se procedere nei suoi confronti per il reato di falsa testimonianza.
Comunque sia è certo che la clamorosa vicenda giudiziaria chiusa in primo grado due settimane fa avrà un seguito, che nasce da quanto avvenuto nel corso delle udienze pubbliche. Sono stati infatti i tre giudici a valutare i fatti al centro del processo diversamente da quanto risultava ai capi d’imputazione: per il pm Marchetti le pressioni esercitate da Collu e dai due funzionari su Furcas, ‘colpevole’ di aver diffuso un documento di solidarietà a favore del collega mobbizzato Marco Lampis, costituivano un chiaro abuso d’ufficio. Per il tribunale invece i racconti resi in aula hanno cambiato lo scenario: «Nei confronti di Furcas - scrivono i giudici nell’ordinanza - furono posti in essere sistematicamente dagli imputati una serie di atti e di comportamenti vessatori e persecutori anche sul piano psicologico, determimando l’instaurarsi di un ambiente di lavoro a lui ostile fino a spingerlo a presentare una richiesta di trasferimento».
La ricostruzione del pubblico ministero non era stata molto diversa: «Collu fa perseguitare Furcas perchè aveva testimoniato a favore di Lampis in questo procedimento penale, Furcas si è dimostrato un funzionario integerrimo e ha avuto l’idea di registrare ogni conversazione su questa vicenda, sapendo bene che tutti gli altri avrebbero mentito. Infatti è andata proprio così, hanno mentito tutti». E qui entra in ballo Ada Lai: «E’ una vergogna - aveva detto ancora il pm nel corso della requisitoria - sono funzionari pubblici ma anzichè collaborare con l’autorità giudiziaria non fanno che mentire... questa dottoressa Lai, è venuta qui e si è dimenticata totalmente di dire la verità.. meno male che qualcuno ha portato le registrazioni... ora vedremo di esaminare anche la sua posizione». Quindi Marchetti avrebbe comunque valutato se indagare la dirigente, l’ordinanza del tribunale ha accelerato i tempi della sua decisione. (m.l)