Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I concerti? Dalla Fiera al Poetto»

Fonte: L'Unione Sarda
7 luglio 2009

Imprenditori e amministratori soddisfatti dopo il weekend dedicato a Mondo Ichnusa
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L'assessore Pellegrini propone di spostare le manifestazioni

Dopo i tre giorni dedicati a Mondo Ichnusa si fanno i bilanci della manifestazione.
Nella spiaggia di Jesolo ormai è un'abitudine: un concerto ogni settimana, pubblico medio otto-diecimila persone, spesso imbottito di ragazzi in arrivo da mezza Europa. A Senigallia, sulla sponda marchigiana dell'Adriatico, fanno lo stesso da tempo: sulla sabbia si sono esibiti Piero Pelù, Ivano Fossati, Negrita e pure gli Afterhours, che hanno mandato in tilt il traffico del lungomare cagliaritano venerdì scorso. E il Poetto? «La nostra spiaggia può essere tranquillamente un'alternativa alla Fiera: stiamo parlando di uno spazio esteso, che può ospitare senza problemi eventi di questo tipo», dice Giorgio Pellegrini, assessore con delega alla cultura e agli spettacoli.
PALCOSCENICO Non tutti sono d'accordo però: nei giorni scorsi il sindacato degli imprenditori balneari, che fa capo alla Confcommercio, ha criticato i tre giorni di concerti gratis promossi in occasione di Mondo Ichnusa. Denunciando danni agli stabilimenti e schierandosi contro l'idea di una spiaggia-palcoscenico. «Certo, sono manifestazioni che vanno controllate: mi riferisco alla sicurezza e alla pulizia. E soprattutto serve un sistema rapido per liberare la spiaggia dai rifiuti, il giorno dopo. È un discorso che stiamo affrontando insieme agli altri assessorati, c'è collaborazione. Le potenzialità ci sono, bisogna evitare che lo strascico sia superiore al beneficio del concerto. Ma tra Fiera e Poetto c'è una grande differenza», continua Pellegrini, che pensa anche all'inquinamento acustico: «Se valutiamo l'impatto sonoro, è più tollerabile in una spiaggia che nel centro città. Quando ci sono concerti in programma alla Fiera, la musica si sente fino a via Pessina, a un chilometro di distanza. Per non pensare allo scenario diverso: da una parte c'è l'orizzonte di un capannone, dall'altra il mare sotto il chiaro di luna».
I SERVIZI Per tre giorni la spiaggia è stata pulita dagli operai della Cooplat: è la stessa cooperativa incaricata dal Comune, ma per il weekend è stata pagata dagli organizzatori di Mondo Ichnusa. Che hanno sostenuto anche i costi dello smaltimento dei rifiuti. «Abbiamo imposto i nostri parametri di decoro urbano, come la pulizia della spiaggia e della strada», spiega l'assessore ai servizi tecnologici Gianni Giagoni, che prosegue il discorso da titolare del Turismo: «I concerti servono, non c'è dubbio: noi possiamo pubblicizzare Cagliari quanto vogliamo, ma se poi la città non offre divertimenti, è lavoro sprecato. Il Poetto, con alcuni accorgimenti, può ospitare tranquillamente questi eventi».
I CHIOSCHI Anche Luciano Spiga, proprietario dell'Oasi, chioschetto sulla sabbia della quarta fermata, è d'accordo con l'ipotesi di spostare i concerti dall'asfalto della Fiera alla sabbia del lungomare: «I concerti sulla spiaggia li fanno dappertutto, perché noi non dovremmo organizzarli? È vero, c'è stato il problema del traffico, ma in un'altra zona della città sarebbe stato uguale. Il Poetto deve vivere. Basterebbe collegarlo al centro con delle navette». Come quelle che hanno fatto la spola tra piazza Yenne e la sesta fermata nel weekend. Mezz'ora per portare venti-trenta ragazzi alla volta.
VANDALI Poi c'è il capitolo del vandalismo, denunciato dal sindacato degli imprenditori balneari, che hanno registrato in «una quindicina di attività» ombrelloni sfondati, pedalò alla deriva e staccionate sradicate. Spiga conclude: «Danni? Forse si riferivano ai danni per il mancato incasso. Io non ho subito nessun danneggiamento, al massimo la spiaggia era un po' sporca, ma la mattina è stata ripulita».
MICHELE RUFFI

07/07/2009