Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vuote le palestre all'aperto L'assessore: «Saranno pronte per la bella stagione»

Fonte: L'Unione Sarda
23 aprile 2018

COMUNE.

Poco frequentati gli spazi attrezzati per la pratica di attività sportive

Vuote le palestre all'aperto L'assessore: «Saranno pronte per la bella stagione» 


Perché non partire da una buona notizia? I vandali, sempre molto attivi in città, non hanno preso di mira gli impianti sportivi che hanno trasformato alcune piazze in palestre a cielo aperto. Ma c'è anche il rovescio della medaglia: gli spazi, allestiti quando Cagliari è stata nominata “Città europea dello sport 2017”, sono poco utilizzati. «Solo perché in inverno non è possibile fare ginnastica quando c'è troppo freddo ma», puntualizza l'assessore allo Sport Yuri Marcialis, «lo scorso autunno le palestre a cielo aperto hanno consentito a tantissimi cittadini di fare sport senza essere costretti a sborsare un euro. Vedrete che con l'arrivo della bella stagione accadrà la stessa cosa: gli spazi saranno usati da tanti sportivi».
LA SITUAZIONE A patto che siano davvero utilizzabili. Lo spazio di via Is Guadazzonis, di fronte all'ospedale Binaghi, è diventato una mini giungla: impossibile fare sport tra l'erba alta. «In questi giorni il sindaco firmerà l'ordinanza per lo sfalcio dei terreni. Il primo a doversi adeguare sarà il Comune stesso: ho già parlato in Giunta della necessità di ripulire quell'area». Meno problemi nelle altre palestre a cielo aperto: nelle due di Is Mirrionis, in via Trincea dei Razzi e in piazza Desulo (tra via Pertusola e via Meilogu), c'è solo da fare i conti con l'inciviltà di alcuni residenti che si guardano bene dal ripulire i ricordini lasciati dai loro cani. Molto ordinate, invece, sembrano essere la palestra di Genneruxi, all'angolo tra via Oslo e via Stoccolma e le due di Monte Urpinu. Nessun problema anche al Poetto, dietro il Cavalluccio Marino: solo che, attualmente, la zona è interessata dai lavori sia sul lungosaline che nella spazio in cui sta rinascendo il vecchio labirinto.
L'UTILIZZO L'anno scorso c'è stato il rodaggio. Quest'anno le palestre dovrebbero diventare totalmente operative. «Ci sono alcune associazioni sportive che ci hanno chiesto di poterle usare per organizzare i loro corsi. Non ci sarà alcun problema a concedergliele gratuitamente. Anche se questi spazi sono nati con l'obiettivo di farle utilizzare ai singoli cittadini, l'animazione da parte delle società sportive è bene accetta».
IL PASSATO In realtà, l'obiettivo del Comune era anche portare istruttori in grado di guidare gli utenti all'utilizzo. «Avevamo chiesto», racconta Marcialis, «di poter utilizzare i ragazzi del servizio civile. Ma, per un vizio di forma, la richiesta è stata respinta. In seguito, il problema formale è stato superato ma ormai non c'erano più fondi a disposizione. E quindi il progetto è saltato».
IL FUTURO In realtà, è stato soltanto accantonato. Il Comune ha presentato un nuovo progetto. E questa volta, in mancanza di ostacoli burocratici, è stato approvato. «Quindi potremo usare cinque ragazzi del servizio civile per guidare gli utenti nell'utilizzo delle palestre a cielo aperto». Entro breve saranno fatte le selezioni proprio per trovare i cinque istruttori. Che saranno costretti a fare lunghi giri in città. Perché, oltre a quelle citate, dovranno occuparsi anche degli spazi di viale Trento (di fronte al Siotto), del Cep (via Ignazio Serra), della Fonsarda (tra via Giudice Chiano e via Giudice Mariano, di fronte al parco Siro Vannelli).
Marcello Cocco