Rassegna Stampa

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Il futuro del centrosinistra: Cagliari e l’urbanistica le due strade obbligate

Fonte: web sardiniapost.it
4 aprile 2018

Il futuro del centrosinistra: Cagliari e l’urbanistica le due strade obbligate

Sembra passare da Cagliari e dall’urbanistica il futuro del centrosinistra sardo: l’obiettivo è la ricostruzione di una coalizione che torni a essere vincente, in vista delle Regionali 2019, quando mancano appena dieci mesi al voto. E componendo il quadro politico attuale, tutto fa pensare che il governo del territorio sia la strada obbligata, e forse anche quella auspicata, per mettere insieme idealità e contenuti programmatici attraverso cui l’elettorato di riferimento possa nuovamente identificarsi, dopo la grande fuga del 4 marzo verso il Movimento Cinque Stelle.

A suggerire questa lettura sono le ultime vicende politiche, adesso che in Consiglio regionale è ripresa la discussione sul ddl Urbanistica. L’avvio del dibattito interno alla coalizione al momento non mette in dubbio uno dei punti più contestati dagli ambientalisti, ovvero il premio volumetrico al 25 per cento per gli alberghi che nella fascia dei trecento metri dal mare vogliono realizzare piscine, centri di bellezza e sale congressi. Anzi: nella commissione Urbanistica dell’Assemblea sta prendendo forma una corrente che pensa di includere in quell’aumento di cubature anche la realizzazione di nuove stanze, come riferito nei giorni scorsi da Sardinia Post.

Il primo richiamo a costruire sul governo del territorio una nuova convergenza lo ha lanciato due settimane fa l’assessora all’Urbanistica del Comune di Cagliari, Francesca Ghirra. L’esponente del Campo progressista ha organizzato, con altre rappresentanti della politica locale, un incontro-dibattito sul futuro del centrosinistra sardo, alla luce del disastroso risultato del 4 marzo. Ghirra, intervenendo al teatro Massimo, ha accusato la Regione, come lamentato dagli stessi ambientalisti, di non aver concertato con gli enti locali il contenuto del ddl.

In platea c’era pure Paolo Fadda, l’ex sottosegretario alla Sanità e politico sardo di lunghissimo corso, prima con la Dc e poi con la Margherita, sino a quando nel 2007 non è nato il Pd di cui Fadda è capocorrente dei popolari-riformisti insieme ad Antonello Cabras.  Fadda si è alzato in piedi e ha puntato il dito contro l’assessora sostenendo che l’accusa sulla mancata concertazione del ddl non corrispondesse al vero.

Ma nella reazione di Fadda si può individuare anche qualche elemento che attiene alle questioni interne del Pd. Cristiano Erriu, titolare dell’Urbanistica in Regione, è infatti uno dei due assessori di riferimento della componente Cabras-Fadda (l’altro è il titolare dei Trasporti, Carlo Careddu). A dare a questo scontro una valenza che va oltre il merito del ddl Urbanistica, la presenza come relatore del sindaco Massimo Zedda. Insomma, è improbabile che Francesca Ghirra abbia lanciato il suo attacco senza che il primo cittadino in qualche misura lo condividesse. D’altra parte è stato proprio lui a confezionare la seconda bordata contro la Regione, parlando nuovamente di una “speculazione edilizia” intorno alla metropolitana leggera della Città metropolitana.

È evidente che il richiamo della Ghirra e di Zedda non sia passato inosservato: Cagliari è l’unico grande Comune dove il centrosinistra governa senza scossoni e in carica c’è una nuova generazione di amministratori che appare l’unica in grado di arginare l’avanzata dei Cinque Stelle e della Lega, percepitati dall’elettorato come il volto nuovo della politica italiana.

Proprio in quest’ottica, la mossa di Zedda in particolare, visto il suo respiro regionale e nazionale, viene considerata una presa di distanza non solo dal Pd, ma dalla stessa corrente popolare-riformista, a cui il sindaco di Cagliari è considerato vicino, sebbene in passato il suo primo sponsor nel Partito democratico sia stato l’eurodeputato Renato Soru.

Se davvero qualcosa scricchiola nelle relazioni tra Zedda e i dem, lo si capirà nei prossimi mesi. Ma la sensazione è che Zedda, a modo suo, voglia provare a riempire di contenuti, attraverso l’urbanistica, il processo riformatore della coalizione, cercando di ricucire da un lato con la sinistra ambientalista e dall’altro con i cittadini sempre più insofferenti alle dinamiche interne ai partiti tradizionali.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)