Rassegna Stampa

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Confcommercio: per i saldi a Cagliari spesa media di 192 €

Fonte: web SardegnaOggi.it
3 luglio 2009

giovedì, 02 luglio 2009 


Sconti
Parte la stagione dei saldi e, entro la settimana, i negozi di tutte le principali citta' potranno avviare la vendita a prezzi scontati. A ricordarlo è la Confcommercio che stima in 240 euro la spesa media per famiglia in Italia,, mentre si scende a 192 nel cagliaritano. A fare da apripista con i saldi sarà Campobasso, mentre in Sardegna i saldi apriranno ufficialmente l'8 luglio per chiudersi l'8 settembre.

CAGLIARI - Si avvicina l'inizio dei saldi estivi e all'interno di Confcommercio Cagliari si è aperto un dibattito su come rendere ancora più invitante l'appuntamento e più vicino al consumatore e agli esercenti. Fra le ipotesi allo studio quella di anticipare l'apertura al primo giorno del mese: i saldi non l'8 ma l'1 luglio, spostandone di fatto di quasi una settimana l'avvio.

Confcommercio ha fatto anche le prime stime sui saldi: ogni nucleo familiare, nel Cagliaritano, spenderà in media 192 euro, mentre le famiglie che decideranno di acquistare a prezzi scontati saranno 118 mila. Due le ragioni - è detto in una nota - della proposta proposta dell'eventuale anticipazione all'1 luglio: la prima è legata al fatto che il primo giorno del mese è quello più vicino all'accredito degli stipendi, e ciò consentirebbe al consumatore di avere più liquidità e tranquillità nella spesa. La seconda è psicologica: il primo del mese è una data facile da ricordare e soprattutto rimarrebbe la stessa anche per le stagioni successive di saldi.

"Ritengo utile questo momento di confronto all'interno della Confcommercio - ha spiegato il presidente, Giancarlo Deidda - anche perché la crisi che viviamo in tutti i settori, al quale il nostro non sfugge, ci impone di trovare nuove prospettive e stimoli operativi per soddisfare da una parte le richieste del consumatore e dall'altra le esigenze delle imprese. La proposta di spostare la data di inizio dei saldi verrà approfondita e, nel caso, sarà avanzata ufficialmente in occasione dei prossimi saldi invernali".

Confcommercio ricorda anche le principali regole. La possibilità di effettuare il cambio del capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme: in questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Non c'è l'obbligo di consentire al prova dei capi: anche in questo caso il tutto è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. E' inoltre previsto l' obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.