Rassegna Stampa

Il Sardegna

Mulinu Becciu, il rione si ribella «Via ai comitati anti discariche»

Fonte: Il Sardegna
2 luglio 2009

Maxi appalto. Dal parlamentino un coro di no agli ecocentri. In via Giotto residenti pronti alla mobilitazione

SimoneCrisponi: «Perchétutteetreda noi?».Zamburru:lapopolazioneèinfuriata

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

No alle discariche attrezzate: «Mulinu Becciu ha già pagato in passato con l'inceneritore ». E’ rivolta nella circoscrizione Is Mirrionis-Mulinu Becciu contro il progetto sulla gestione dei rifiuti, pronto ad arrivare in gara. Nel mirino gli ecocentri: gli spiazzi attrezzati per il conferimento della spazzatura, come aiuto ad un porta a porta difficile da digerire, soprattutto all'inizio, non piacciono. A poco sono valse le rassicurazioni sull'isolamento e la sicurezza dei nuovi impianti. Restano i timori legati al traffico (via Cadello) e i malumori per il carico assegnato ad un unico territorio. L’idea iniziale era quella della suddivisione (sei ecocentri uno per ogni circoscrizione), poi i tecnici Azura srl (la società che ha definito il piano) devono aver cambiato idea e scelto di concentrare le strutture nello stessa circoscrizione: nell’area di via Cadello, alla stazione di travaso sulla 554 e dietro il cimitero di San Michele. Tutte nella numero 3. Troppe, per il presidente Simone Crisponi, per i consiglieri del parlamentino e i residenti.
«IL PIANO sui rifiuti non l’ho mai visto», commenta amaro Simone Crisponi, presidente di Mulinu Becciu, «mi sono fatto però un'idea basandomi sugli articoli apparsi sulla stampa, dove si legge che tutte e tre gli ecocentri previsti, troveranno posto nella circoscrizione di Mulinu Becciu. Tutto questo non è giusto», sottolinea il presidente, «sarebbe meglio suddividerle come si era detto pri-ma. E in via Cadello», conclude, «non si è tenuto contodei problemi legati al traffico. «I residenti sono superinc...», lamenta il vicepresidente Sandro Fadda, Udc, «perchè non le hanno distribuite? E perchè Mulinu Becciu deve ancora pagare dopo aver sopportato per 20 anni i fumi dell'inceneritore?»
E IN VIA GIOTTO affila le armi un comitato di protesta. «Il Comune fa i progetti senza riflettere », commenta il capogruppo Pd Giampaolo Nonnis, «il Puc scriveva che tra il cimitero e via Giotto doveva nascere il “giardino della memoria” e adesso ci troviamo con il centro di raccolta. Va bene. Non sarà una discarica. Ma perchè tutte da noi?» Nonnis giudica più opportuno una suddivisione territoriale più agevole anche per i cagliaritani residenti in zone distante da Mulinu Becciu e si dice contrario all'ecocentro in via Cadello: strada già afflitta da un carico eccessivo di traffico e a due passi dal colle di Monte Claro. L'appartenenza alla stessa coalizione non risparmia dagli attacchi l'assessore Giagoni. «Non è mai venuto in circoscrizione a presentarci il piano», attacca Mario Zamburru, consigliere Fi, «non ci ha mai spiegato nulla e ora ci ritroviamo con la gente in subbuglio per tre discariche nel nostro territorio. Ci sono altre soluzioni », conclude, «via San Paolo, viale La Playa o Calamosca. Siamo pronti alla protesta e a sollevare la popolazione». ¦

La chiave
Primo stop al piano da 300 mln di euro ¦
¦ Il maxi appalto (300 milioni di euro in 9 anni) per la gestione integrata dei rifiuti, arriverà in consiglio comunale la settimana prossima. La giunta ha già dato l'ok, ma due giorni fa la commissione Pianificazione non ha votato la delibera sull'appalto. Scetticismo in aula su costi e durata ¦ ¦ Il nuovo servizio porta a porta dovrebbe partire nel 2010. È indispensabile per Giagoni e la giunta per raggiungere il 60 % di differenziata entro il 2010. Ma alcuni consiglieri hanno sollevato dubbi circa i costi elevati, la durata e le difficoltà dell'applicazione del nuovo servizio nelle zone popolari e in centro storico.