Rassegna Stampa

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Cinque tesori da scoprire con la Primavera del Fai

Fonte: web cagliaripad.it
15 marzo 2018

 


Da Ansa News -  14 marzo 2018


Dalla preistoria con le Domus de Janas all’architettura moderna con l’ex l’aeroporto di Elmas, che apre per la prima volta al pubblico dopo anni di chiusura. Ancora: un tragitto in trenino all’ora del tramonto nelle Saline Conti Vecchi a Assemini, una sosta alla chiesa campestre di Nostra Signora di Valverde a Nuoro, citata dal premio Nobel Grazia Deledda in “Canne al Vento”.

Da qui a una importante testimonianza della storia militare del nostro Paese, la batteria militare Talmone, a Palau, e poi ancora il Colle dei Cappuccini a Sassari. E’ un viaggio affascinante alla scoperta e riscoperta delle bellezze della Sardegna quello proposto dalle Giornate di Primavera del Fai per il weekend del 24 e 25 marzo. Protagonisti delle visite guidate saranno i volontari del Fondo ambiente italiano ma anche studenti. Tante le curiosità e i siti di interesse ambientale, architettonico, storico, naturalistico e letterario.

La nuova delegazione Fai di Cagliari apre a numero chiuso l’ex aeroporto militare di Elmas, “una vera cittadella dell’aria ispirata al Movimento Moderno – spiega Monica Scanu, presidente del Fai Sardegna dallo scorso febbraio – è il primo idroscalo sardo approdo di idrovolanti”. Sono cinque i siti da visitare dal nord al sud dell’Isola. Le visite guidate alle Saline Conti Vecchi, cariche di magia, aperte solo un anno fa, illustreranno attraverso allestimenti d’epoca, documenti storici e video proiezioni la storia di questo compendio, dove l’industria dell’oro bianco convive dagli anni ’30 con un’oasi naturale popolata da migliaia di fenicotteri rosa.

A Sassari sarà possibile conoscere da vicino il Colle dei Cappuccini, un sito molto antico che si compone della cripta, la chiesa, il conservatorio e il teatro. La gita a Palau offre invece l’occasione per visitare la batteria Talmone, situata in uno dei punti più belli della costa, tra le spiagge di Porto Raphael e Costa Serena. “Il Fai vive di iscrizioni e del contributo di quanti ci seguono – sottolinea Monica Scanu – le due giornate di Primavera sono un momento importante per la raccolta fondi e offrono una bella opportunità per conoscere bellezze nascoste o poco visitate”.