Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Con l'ascia in ufficio: vi ammazzo

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2018

VIA SAURO. Drammatica irruzione nella sede dei Servizi sociali, poi si costituisce in Questura

 

 

 

Minaccia gli impiegati e distrugge i distributori di bevande 

 


Pierluigi Idili, 38 anni, si è presentato in Questura alle 20 di ieri: ha consegnato l'ascia, con ancora appiccicato il prezzo (6,60 euro), agli agenti. «Eccomi. La mia domanda per ottenere il reddito di inclusione sociale non risultava. Non ci ho visto più e sono andato in Comune per chiedere spiegazioni», ha detto agli uomini della Squadra volante che alla fine lo hanno denunciato.
IL BLITZ CON L'ASCIA Carabinieri e Polizia lo cercavano dalle 11, l'ora del blitz dell'uomo nella sede dell'assessorato alle Politiche Sociali, in via Nazario Sauro. «Voglio parlare con qualcuno per ricevere i soldi del reddito di inclusione sociale», ha esordito il 38enne cagliaritano rivolgendosi all'usciere. Il dipendente comunale, abituato da anni a trattare con persone spesso disperate, ha risposto con tono gentile: «Oggi gli uffici sono chiusi per questo tipo di pratiche. Deve tornare domani o venerdì». A quel punto l'uomo avrebbe urlato: «Forse non sono stato chiaro. Voglio parlare con qualcuno ora». Dalla felpa ha tirato fuori un'ascia nuovissima. «Altrimenti vi ammazzo tutti». Per essere più convincente si è diretto verso i due distributori automatici di bibite e snack sferrando due colpi e mandando in frantumi il vetro delle macchinette.
ATTIMI DI TERRORE La folle azione del 38enne («Mai visto prima», ha spiegato l'usciere scosso per quanto accaduto ma bravo a mantenere la calma davanti all'uomo armato) è durata pochi minuti, terrorizzando le poche persone presenti nell'androne dell'assessorato. La guardia giurata è intervenuta. «Si calmi. Non serve a nulla fare così. Poggi l'arma».
«VI UCCIDO TUTTI» Idili avrebbe continuato a urlare. «Vi uccido, vi ammazzo». Poi si è rivolto alla guardia giurata: «Se mi segui sei finito». Si è diretto verso l'uscita, voltandosi ancora: «Stammi lontano, altrimenti ti uccido». Una volta all'esterno si è messo a correre sparendo nel nulla.
L'ALLARME Dall'assessorato hanno dato subito l'allarme. Usciere e vigilante hanno chiamato i carabinieri, arrivati poco dopo con una pattuglia dalla vicina stazione di Stampace. Nel frattempo alcune pattuglie del nucleo radiomobile, coordinate dal comandante Stefano Martorana, hanno iniziato le ricerche del folle vestito con una tuta mimetica. Anche gli agenti della Squadra volante, comandati dal dirigente Massimo Imbimbo, hanno contribuito alla caccia all'uomo fino alla svolta delle 20, quando Idili si è costituito. «Volevo solo fare un po' di danni per farmi sentire. Ho bisogno di quei contributi. Non ho minacciato nessuno», ha spiegato. Trascorsa la flagranza, Idili è stato denunciato.
«FATTO GRAVISSIMO» Alla fine, a parte i due distributori automatici danneggiati non ci sono stati feriti. Sono state recuperate le immagini delle telecamere di sicurezza presenti. L'assessore alle Politiche Sociali, Ferdinando Secchi, era nel suo ufficio. «Sono stato avvertito e sono sceso immediatamente», ha raccontato. «Per fortuna i dipendenti non hanno riportato ferite o conseguenze particolari. Sono stati molto bravi e professionali». Secchi è comunque preoccupato per quanto accaduto: «Un atto non tollerabile. Siamo sempre a disposizione di tutti i cittadini per cercare di andare incontro alle problematiche degli utenti. Ma un fatto di questa gravità è allarmante: è da condannare senza mezzi termini». L'assessore ha avvisato subito il sindaco Massimo Zedda e i vertici del Comune. Non solo. «Abbiamo avvertito anche gli altri uffici comunali. Il giovane ha detto che sarebbe tornato ma abbiamo temuto potesse dirigersi in altre sedi o assessorati». Secchi ha concluso: «Ringrazio tutti i dipendenti per la grande professionalità dimostrata e per il lavoro che svolgono quotidianamente con non poche difficoltà. Ai nostri uffici si rivolgono molte persone con problematiche non semplici da risolvere».
Matteo Vercelli