Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rifiuti d’oro, maggioranza divisa

Fonte: La Nuova Sardegna
1 luglio 2009

MERCOLEDÌ, 01 LUGLIO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Niente accordo in commissione comunale, la parola passa al Consiglio





di Roberto Paracchini
CAGLIARI. I rifiuti seminano zizzania, soprattutto se fanno girare centinaia di milioni. Sarà perchè la cifra fa paura, sarà perchè i problemi da affrontare sono tanti (lunghezza dell’affidamento, modalità di acquisizione del differenziato ecc.), resta il fatto che la commissione comunale consiliare ai Servizi tecnologici (presieduta da Edoardo Tocco, Forza Italia) non è ha trovato un accordo e così la delibera dell’appalto sarà affrontata direttamente dal Consiglio. Questa la decisione presa ieri mattina dall’organismo dell’assemblea che aveva in discussione il documento di Giunta.
La cifra ipotizzata per l’appalto è di circa 330 milioni di euro per nove anni. L’importo più alto mai raggiunto da un bando pubblico cittadino. I problemi su cui i componenti della commissione non si sono trovati d’accordo sono sostanzialmente due. Il primo riguarda la lnghezza dell’affidamento: nella delibera si parla di sette anni più due (rinnovabili). Ma alcuni pensano che si tratti di un periodo troppo lungo e che sette sarebbe meglio. «Ma il motivo dei nove anni - spiega Antonello Floris, Forza Italia, componente della commissione - è legato al fatto che per svolgere questo servizio la società che si aggiudicherà l’appalto dovrà comprare una serie di costosi macchinari. La lunghezza dell’affidamento diluisce l’ammortamento e, quindi, permette di ridurre i costi annuali». L’altro elemento del contendere riguarda la raccolta differenziata: se farla porta porta o coi classici cassoneti. Il primo metodo «può essere complicato - precisa Claudio Cugusi, Pd e componente della commissione- ma va ricordato che entro il 2010 bisognerà raggiungere il sessanta per cento di differenziato, altrimenti non scatteranno le premialità. E questo significherebbe una spesa maggiore da parte dell’amministrazione». Attualmente il Comune ha raggiunto il trenta per cento di differenziato. Ma arrivare al sessanta non è facile se non ci si attrezza adeguatamente. Da qui la necessità di indire il prima possibile l’appalto. Vi sono infatti i tempi tecnici per l’istruttoria e quelli del bando. Sperando che tutto sia in regola e non vi siano ricorsi da parte degli esclusi.
In precedenza l’amministrazione aveva perso quattro anni in dispute legali legate a un appalto per la scelta del partner per la realizzazione di una società mista. Per una irregolarità tecnica il bando era stato impugnato dal secondo classificato e, alla fine, annullato. Da qui la decisione di affidare tutto all’esterno e di farlo con la massima precauzione possibile (c’è stato anche un bando per l’aggiudicazione della realizzazione del capitolato di gara).
Ora si è alle battute finali, ma la divisioni continuano.