Il caso-stadio
Ci vuole ancora del tempo, per capire se tra Comune e Cagliari calcio si possa arrivare a un accordo stragiudiziale sulla questione dei debiti e crediti a proposito della gestione dello stadio Sant'Elia. L'incontro svoltosi ieri tra i dirigenti dell'amministrazione e quelli della società rossoblù è stato definito interlocutorio, visto che le pratiche alla base delle quattro cause civili in corso devono essere integrate da nuova documentazione. Resta, a quanto pare, la volontà di arrivare a una transazione che porrebbe fine a un dissidio iniziato quindici anni fa e aggravatosi nel 2007, con un nuova ingiunzione da parte del Comune. Tre delle quattro controversie giudiziarie sono sostanzialmente riferite a un periodo precedente all'acquisto del Cagliari da parte dell'attuale presidente Massimo Cellino: sono state avviate tutte nei primi anni '90 e riguardano i costi di gestione riferiti al periodo tra il 1979 e il 1994, oggi conteggiati in 780 mila euro, di cui circa 300 mila già pagati dalla società. L'ultima risale invece a due anni fa, quando il Comune reclamò le cifre dei canoni nel periodo tra il 1996 e il 2007: circa 335 mila euro che il Cagliari non ha mai versato, chiarendo di aver invece dovuto di suo anticipare circa 770 mila euro per mettere in sicurezza lo stadio e continuare a disputare le sue partite interne al Sant'Elia.
01/07/2009