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Statuto Sardo: i settant'anni salutati da Mattarella

Fonte: web SardegnaOggi.it
28 febbraio 2018


Statuto Sardo: i settant'anni salutati da Mattarella

Visita lampo di Mattarella in Sardegna. Il Presidente ha partecipato alla giornata in onore dei settant'anni dello statuto sardo. Un appuntamento istituzionale che ha coinvolto il Presidente Pigliaru e tutta la Giunta.

"Il 26 febbraio di settant’anni fa lo Statuto della Sardegna veniva promulgato con la legge costituzionale n. 3, approvata con 280 voti a favore, 81 contrari e due astenuti, durante una delle ultime febbrili sedute dell’Assemblea costituente. Diveniva, dunque, la terza legge costituzionale della neonata Repubblica. Oggi ricordiamo quel momento fondante e abbiamo l’onore di farlo alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ringrazio a nome dell’Istituzione che rappresento e di tutti i cittadini sardi». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau in apertura delle celebrazioni per il Settantesimo anniversario dello Statuto sardo.

«Alla Sardegna veniva riconosciuta, allora, la dignità di Regione a statuto speciale – ha proseguito -  veniva data autonomia nel governo e la responsabilità di risollevarsi dalle ceneri della guerra per costruire il proprio futuro di una vita pacifica e capace di soddisfare i bisogni della propria comunità. Il presidente ha poi citato l’articolo 1 dello Statuto sardo che ricorda che la storia sarda, pur mantenendo intatte molte peculiarità che per secoli l’hanno contraddistinta, si intreccia inestricabilmente con la storia d’Italia e ne condivide le sorti. “Da anni ci diciamo che questo percorso dell’autonomia sarda sembra sia bloccato, da anni il dibattito regionale evidenzia le insufficienze dello Statuto; neanche una parola sul diritto alla mobilità dei sardi, né sul diritto ad essere collegati alle grandi reti dell’energia, poche parole su scuola, educazione, beni culturali, lingua, e naturalmente su temi che sarebbero entrati con prepotenza nella nostra vita quotidiana e nell’economia attuale; poche parole anche sulle responsabilità di autogoverno del territorio e sulla necessità di equilibrio nella presenza e in particolare modo nelle attività dell’esercito in Sardegna. Ancora oggi la nostra isola sopporta da sola il 61% delle servitù militari. Occorrono maggiori poteri e maggiori spazi di autonomia – ha ribadito il presidente Ganau – perché le ragioni della specialità sono oggi anche più evidenti e incisive. Il patto per la Sardegna è stato un segnale importante che darà sicuramente risultati, ma rimane una misura una tantum rimessa nella disponibilità del governo di turno».


Durante la cerimonia è stata scoperta la targa che da il nome alla Sala della Giunta di Villa Devoto dedicata a Emilo Lussu, il pensatore sardo nato ad Armungia, politico illuminato e in un certo senso padre fondatore dell'autonomia sarda.

"Siamo orgogliosi di aver intitolato la Sala Giunta di Villa Devoto a Emilio Lussu, uomo di pensiero e azione che vedeva lontanissimo. Nei suoi scritti ci sono i problemi che oggi stiamo affrontando. In lui c'è una evidente, chiara avversione al centralismo accompagnata dalla consapevolezza della necessità di un reale decentramento delle funzioni e delle competenze. Uno Stato che voglia restare unito deve decentrare molto e dare responsabilità ai territori che conoscono i problemi e le soluzioni per affrontarli e risolverli".
Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, durante la cerimonia.
Alla cerimonia hanno preso parte gli assessori della Giunta, la sindaca e l'assessore alla cultura del Comune di Armungia. Era anche presente il nipote di Lussu, Tommaso, nato a Roma, che ha deciso di vivere, insieme alla compagna Barbara e alla figlia Eva, presenti alla cerimonia, proprio ad Armungia, nella casa del nonno.


Nella giornata di ieri è stata acnche inaugurata l'installazione permanente "70 anni di Autonomia. Sardegna 1948 - 2018. L'archivio fotografico del Consiglio regionale della Sardegna" e l'esposizione temporanea "Cronache dell'Autonomia. Sardegna 1943 - 1953".


Mentre la visita di Mattarella ha trovato il plauso della parte politica di centrosinistra e critiche degli esponenti politici di centrodestra, la giornata si è conclusa con il dono che Francesco Pigliaru ha fatto al Presidente della Repubblica Mattarella: un'antica Carta della Sardegna, pubblicata a Venezia nel 1762 e i dolci gioiello "Amores" di Anna Gardu di Oliena, raffiguranti teste femminili con il copricapo tradizionale di Desulo, realizzati secondo una ricetta che si tramanda da 4 generazioni.