Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari ricorda le vittime dei bombardamenti del 1943

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2018

ANNIVERSARIO. Cerimonia domani alle 11 in via Roma, chiesa di San Francesco da Paola 

 

P er onorare la memoria dei caduti civili dei bombardamenti aerei ad opera delle forze anglo-americane che, in pieno secondo conflitto mondiale, devastarono Cagliari nel febbraio di settantacinque anni fa, su iniziativa del Comune e dell'Associazione provinciale vittime civili di guerra domani alle 11 nella chiesa di San Francesco di Paola, in via Roma a Cagliari, verrà celebrata una messa in suffragio degli uomini e delle donne vittime di quel tragico evento.
«A seguire - spiega Lazzarino Loddo, presidente dell'Associazione provinciale vittime civili di guerra - nell'androne del palazzo del Consiglio Regionale si ricorderanno i caduti davanti alla lapide a loro dedicata».
Congiuntamente, sarà celebrata la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti, istituita il 25 gennaio 2017.
Dopo Napoli, Cagliari fu la città italiana più duramente colpita (finì in polvere l'80 per cento degli edifici) dalle bombe alleate nel corso della seconda guerra mondiale.
Il primo attacco aereo si registrò il 17 febbraio 1943, quando verso le due del pomeriggio i B17, le famigerate fortezze volanti, e i caccia pesanti P38 scaricarono ordigni di medio calibro e spezzoni incendiari. A dispetto dei bollettini ufficiali che parlavano di cento vittime e duecentocinquantacinque feriti, a morire furono quasi in duecento.
Il 28 febbraio, una domenica, il cielo sopra Cagliari fu di nuovo oscurato dagli aerei anglo-americani: sulla direttrice Bonaria-Castello-Stampace vennero sganciate cinquanta tonnellate di bombe, che in pochi minuti trasformarono la città in un deserto arrossato dal sangue dei civili.
Il teatro Civico venne sventrato, il Bastione perse l'arco e parte della scalinata mentre ai suoi piedi, in piazza Costituzione, si aprì una gigantesca voragine. A Castello sparirono in una nuvola di cenere e macerie antichi edifici nobiliari, mentre la chiesa di San Giuseppe, adiacente alla Torre dell'elefante, venne rasa al suolo. Della chiesa di Sant'Anna restò in piedi solo la facciata, destino comune al palazzo del Municipio.
Le case del Largo Carlo Felice e del Corso Vittorio Emanuele crollarono per la maggior parte.
Nel 1950, al Comune di Cagliari venne assegnata la medaglia d'oro al valore militare, «per aver sopportato con l'indomita fierezza della sua gente le distruzioni di guerra recate dall'intensa offesa aerea».
Fabio Marcello