Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'odio e le vie senza uscita

Fonte: L'Unione Sarda
19 febbraio 2018

L'odio e le vie senza uscita

Andare in giro armati di una pistola, detenuta illegalmente, è inammissibile. Qualche settimana fa un cagliaritano ha sparato contro un ragazzo del Gambia nei pressi di via Roma, ferendolo a una gamba. Anche se l' accaduto fa meno rumore rispetto ai fatti di Macerata o di altre parti d'Italia, occorre troncare sul nascere e con la massima severità atti del genere.
La tristezza sta nel fatto che qualcuno ancora tenti di giustificare sempre e comunque ogni anomalia subita da uno straniero, invocando l'alibi dell' “invasione dei migranti”. Purtroppo, c' è chi ci casca di brutto. È ora di tornare a migliori sentimenti, facendo fronte comune a ogni forma di razzismo. Negli ultimi anni il fenomeno dei lupi solitari di matrice terroristica ha fatto tremare le grandi capitali europee e ora, invece, inermi, si assiste all'opposto, ossia a cittadini italiani che sparano su extracomunitari. Fare dei migranti un bersaglio è la peggior incoscienza della cosiddetta società civile, poiché mette in gioco non solo la sicurezza dello straniero ma anche quella di chiunque capiti nel posto sbagliato al momento sbagliato, italiani compresi. Una città come Cagliari, che per gli immigrati fu come un'oasi in pieno deserto nel versante della comprensione, della tolleranza e della solidarietà, non deve lasciarsi travolgere dalle vie cieche dell'odio incompatibile con la sua vera anima.