Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco il “cantieri tour”

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2018

Fibra ottica, lavori pubblici, ristrutturazioni: operai in tutta la città

 

Il traffico rallenta, protestano gli automobilisti 

 

Posa della fibra ottica, lavori pubblici, ristrutturazione di palazzi, cadute di cornicioni o di detriti, buche provocate da perdite d'acqua o da cedimenti del terreno. I motivi sono tantissimi, il risultato è solo uno: la città è ingabbiata dalle transenne. E, tra restringimenti di carreggiata e parcheggi che spariscono, gli automobilisti protestano.
LA FIBRA OTTICA Anche se la situazione è destinata a migliorare in tempi brevi: i lavori, cominciati nei primi mesi del 2017, stanno per finire. «Avevamo promesso», afferma il city manager di Open Fibra Gianfranco Podda, «di concludere la posa dei cavi entro marzo. Riusciremo a rispettare questa scadenza. Dopo ci sarà da intervenire solo in quelle strade che, per una ragione o per l'altra, non abbiamo potuto coprire secondo i programmi. Ma si tratta di dettagli». Intanto, in questi giorni, regna il caos in via Sonnino. Non una novità a dire il vero dal momento che il restringimento di carreggiata è una costante, vista la presenza degli automobilisti maleducati che parcheggiano in doppia fila. Nei prossimi giorni, un altro punto delicato, via Sassari, mentre crea decisamente meno problemi la posa dei cavi a Sant'Elia, al Quartiere del sole e nella prima parte di viale Poetto.
I LAVORI PUBBLICI Non l'unica situazione problematica in pieno centro: in viale Regina Elena, i lavori di pulizia delle facciate del Bastione hanno portato via una fila di parcheggi. E, anche se quei lavori finiranno in tempi relativamente brevi, non c'è da farsi troppe illusioni: partirà subito il cantiere per il rifacimento di piazza Costituzione (che comporterà lo spostamento verso piazza Garibaldi della rotonda).
I PALAZZI Che siano transenne o impalcature poco cambia: in Castello, sono gli interventi su alcuni palazzi a rallentare il traffico. Sparite le transenne dietro palazzo Boyl (la facciata posteriore è stata messa in sicurezza dai proprietari), c'è un tappo in via Canelles, di fronte alla Prefettura. E, soprattutto, continua a resistere l'impalcatura nella parte di via Lamarmora, l'ostacolo che ormai da tantissimo tempo impedisce al bus del Ctm di attraversare il quartiere. Molte ristrutturazioni anche in altre parti della città. «Certo», interviene l'assessora ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras, «i cittadini patiscono qualche disagio. Ma c'è un aspetto positivo: significa che finalmente l'economia ha ricominciato a girare, che la gente ha di nuovo soldi da investire».
LE “STORICHE” E tornano anche i finanziamenti pubblici. Il refrain dell'ultimo anno è sempre stato lo stesso: “non ci sono risorse”. Così le transenne di via Vittorio Veneto, di via Garzia e di via dei Genovesi sono diventate storiche (al punto che in alcune è anche comparsa la ruggine). «In questo giorni», annuncia Marras, «saranno aperte le buste per l'appalto triennale di manutenzione». I soldi ci sono. «Non voglio dare tempi perché, quando si parla di appalti, occorre andare cauti. Ma questi sono interventi previsti». Se non ci saranno intoppi, qualche intervento potrebbe essere effettuato già entro l'estate.
LE BUCHE Capitolo a parte quello delle buche che si aprono nelle strade. Nelle situazioni meno gravi, interviene il servizio dedicato “Cagliari gestione strade”. Ma ci sono casi più delicati, come quello recente di via Tigellio, in cui servono interventi strutturali. Ma, anche in questo caso, la soluzione è vicina: ci sono le risorse e la sovrintendenza ha dato l'ok ai lavori.
LA BUFALA Una parte delle centinaia di transenne in giro per la città potrà finalmente tornare in deposito. Non ci sarà un taglio, invece, alle fantomatiche spese del Comune per il noleggio delle transenne: secondo questa voce che circola da tempo in città, ogni giorno di posa costa (intorno ai cinque euro, secondo le tariffe di mercato). Una bufala, spiegano dagli uffici di via Sonnino. «Non solo non ne noleggiamo ma, avendone circa 800 siamo in grado di affittarle a privati o enti per periodi più o meno limitati».
Marcello Cocco