Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lei è Massimiliano Medda? «No! Piacere, Mozart»

Fonte: L'Unione Sarda
14 febbraio 2018

Lirico Cinquecento bambini delle materne a Cagliari per scoprire Amadeus il genio

 

 

A Massimiliano Medda piace la musica colta: in passato, al Lirico, è stato il narratore del “Pierino e il lupo” di Prokoviev, Frosh nel “Pipistrello” di Johann Strauss jr. Da qualche tempo è lo straordinario pifferaio magico di un'operazione, fortemente voluta dal teatro cagliaritano, che ha l'obiettivo di attirare (e formare) gli spettatori di domani. Scuola d'infanzia, elementari, medie, superiori: sono migliaia gli studenti di tutta la Sardegna invitati a entrare in un mondo per molti del tutto nuovo. Un anno fa, con “Piacere, Beethoven!”, l'amatissimo capocomico dei Lapola vestì per diecimila allievi i panni severi di Ludwig Van, nei quali ora confessa di essersi trovato particolarmente a suo agio: «Sarà che era sordo, che ha dovuto sudare per diventare quello che è stato». Adesso, con un passo a ritroso che non stona, è un colorato Wolfgang Amadeus Mozart. La cui musica, notoriamente, fa riprender peso ai bambini prematuri, tanto è rilassante.
Se a gennaio i sei concerti di “Piacere, Mozart!” hanno coinvolto 4500 studenti sardi - dalla prima elementare all'ultimo anno delle superiori - da stamattina alle 10.30 arriveranno in via Santa Alenixedda cinquecento cuccioli della scuola materna. Ad accoglierli il foyer del Teatro: la sala concerti è impegnata nelle prove dell'imminente stagione operistica. Divisi in quattro mattinate, i piccolini saranno tutti lì, con i loro insegnanti, zitti zitti piano piano (si fa per dire), a seguire il racconto di un buffo parruccone bianco, e ad ascoltare la musica che quel prodigioso ragazzo del Settecento ha saputo creare. Filo conduttore, la storia di un clavicembalo magico, muto e sordo per tutti, in grado di emettere suoni - e che suoni - solo se toccato da un treenne di nome Amadeus. All'orchestra del Lirico, diretta anche stavolta da Fabrizio Ruggero, il compito di proporre ai bambini un assaggio del genio di Mozart. Mancherà per motivi di spazio il coro di Donato Sivo. In programma l'ouverture delle “Nozze di Figaro” e di “Così fan tutte”, l'Allegro della Serenata “Eine kleine Nachtmusik” e della Sinfonia 40 e infine, della “Jupiter”, il Finale molto allegro: come si conviene per un progetto che guarda al futuro.
Lo coordina Eugenio Milia, che segue le attività artistiche del territorio e della scuola: quelle del mattino, che coinvolgono anche gli studenti più giovani, e quelle serali: per la prima volta, quest'anno, la platea della stagione concertistica ospita - è la politica dei prezzi contenuti - moltissimi studenti delle superiori: «Con i loro docenti hanno risposto con entusiasmo al nostro invito».
Dimenticavamo: a conclusione dello spettacolo Max-Amadeus (che in passato si è divertito anche con “Il brutto anatroccolo” di Gaslini, Pau, Tanchis, e l'Orchestra Jazz della Sardegna) racconterà ai bambini che il clavicembalo dal quale Mozart aveva tratto note sublimi un giorno smise di suonare. A renderlo nuovamente magico fu Beethoven, proprio lui, in un passaggio di testimone tra due grandi. E se il prossimo progetto fosse “Piacere, Rossini!”?
Maria Paola Masala