PONTE DELLA SCAFA.

Cantiere aperto da una settimana per la posa dell'asfalto Lavori in corso, auto in fila Traffico intenso alle 8 del mattino e nel pomeriggio

All'apice della crisi di nervi qualcuno molla tutto, svolta per Macchiareddu e raggiunge Cagliari attraverso Assemini: molti chilometri in più, ma almeno si va. Gli altri, cioè la maggior parte, sudano freddo nell'ingorgo di lamiere che la mattina tenta di raggiungere la città e il pomeriggio vorrebbe tornare a casa: con ruoli invertiti per chi lavora alla Saras, che però sempre in coda deve stare. La mattina, il traffico diretto a Cagliari si blocca sulla strada a quattro corsie, all'altezza della stazione di servizio che c'è sulla sinistra, e da lì all'ingresso in città volano tre quarti d'ora.
IL CANTIERE C'è un nuovo manto d'asfalto, sul ponte della Scafa. Mista al catrame, c'è anche una settimana di angoscia da parte dei pendolari costretti a file paurose e a ritardi siderali nell'arrivo ai posti di lavoro, solo in parte colmati da un considerevole anticipo nel puntare la sveglia per il mattino successivo. Si potrebbe definire un “disastro”, quel che avviene nelle ore di punta, pur rischiando di minimizzare la situazione. Nei primi giorni della settimana scorsa, i mezzi meccanici di Conglomerati bituminosi e Valenza costruzioni (le due srl che, in cambio di duecentomila euro, stanno curando la manutenzione programmata sulla Statale 195) hanno asfaltato la Scafa in direzione di Pula. A metà settimana si è passati all'altro senso di marcia, quello verso Cagliari, e la situazione critica si è fatta disastro. E ora dal nero si passa al bianco: ieri l'ultima colata di asfalto sul ponte, ma ora si deve rifare la segnaletica orizzontale, quindi sono previsti nuovi disagi, ma è possibile che questa parte del lavoro sarà svolta di notte.
Già, la notte. Perché non hanno steso l'asfalto quando splende la luna?, è la domanda degli automobilisti inferociti. In realtà, è proprio ciò che l'Anas ha chiesto alle ditte che stanno eseguendo i lavori: cantieri notturni, strada sgombra di giorno. Ma non è stato possibile: «Le temperature stagionali sono troppo basse, e questo impedisce una buona riuscita del lavoro», replica l'Anas. D'altra parte, l'asfalto si può stendere solo se è rovente e di notte si raffredderebbe troppo in fretta. Ecco perché si lavora di giorno, «in un periodo privo di flussi turistici e limitandosi a chiudere una sola corsia».
IL FUTURO Ci sono una buona notizia e una cattiva. Quella buona è che, per quanto riguarda l'asfalto, al ponte della Scafa il lavoro è concluso. Quella cattiva è che il nuovo manto d'asfalto dovrà essere steso fino al chilometro 15 della Sulcitana, giungendo al territorio comunale di Capoterra dove la strada ha due corsie, non quattro. E non sarà divertente.
Luigi Almiento