Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rigassificatore a Giorgino, via libera dei vigili del fuoco

Fonte: L'Unione Sarda
29 gennaio 2018

Il progetto incassa il nulla osta: «Impianto compatibile col territorio»

 

 

«L'attività del terminale Gnl risulta pienamente compatibile con il territorio circostante». Il rigassificatore che la Isgas vuole costruire a Giorgino incassa il primo vero via libera: dai vigili del fuoco, ufficio Grandi rischi, arriva il nulla osta sulla fattibilità del progetto, contestato dagli abitanti del villaggio pescatori, dagli ambientalisti e dal Gruppo Grendi, vicino di casa nel porto canale.
PARERE POSITIVO Il comitato tecnico regionale ha approvato il posizionamento del deposito di metano e di tutto lo stabilimento, anche se con alcune prescrizioni: oltre a qualche aggiunta negli impianti di sicurezza (in particolare quelli antincendio e altri dispositivi di emergenza), le attività intorno alle navi metaniere, sul molo dello scalo industriale, non dovranno avere interferenze.
«Pur essendo gli scenari incidentali ipotizzati per i bracci di carico di banchina caratterizzati da frequenza di accadimento molto bassa, le operazioni di carico e scarico dalla nave», scrive il comitato tecnico regionale, devono svolgersi senza sovrapposizioni «con le altre attività esercitate nella medesima banchina». Sarà necessario un accordo con la società Grendi, che ha un capannone a poca distanza dal futuro rigassificatore e utilizza lo stesso molo in cui dovrebbero attraccare le navi cariche di metano.
IL SOPRALLUOGO Nelle prossime settimane è atteso un sopralluogo a Giorgino da parte dei tecnici del ministero, che dovrà pronunciarsi sulla valutazione di impatto ambientale. Poi spetterà al ministero dello sviluppo economico dare il via libera definitivo, con l'autorizzazione unica: dopo questo atto verrà presentato il progetto esecutivo e inizierà la realizzazione dell'impianto, che la Isgas prevede di battezzare entro il primo semestre del 2020.
LEGAMBIENTE Sul progetto non mancano le perplessità. Tra le osservazioni presentante al ministero ci sono anche quelle di Legambiente Sardegna, che è favorevole all'arrivo del metano e a un rigassificatore nell'area cagliaritana, ma chiede di spostare il progetto di circa un chilometro: «In una fase di transizione dall'attuale sistema energetico mondiale, quasi esclusivamente basato sulle fonti fossili, ad un auspicabile sistema futuro basato sulle fonti rinnovabili, il gas naturale rappresenta una possibile soluzione», spiega il comitato scientifico dell'associazione.
«Non si ritiene accettabile», però, la scelta di costruire «il terminale all'imbocco del porto canale, in quanto troppo a ridosso dello svincolo della Ss 195 e del villaggio pescatori di Giorgino». L'alternativa, secondo Legambiente, sarebbe «la banchina ovest», sempre nello scalo industriale, ma sul versante opposto. (m. r.)