Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Maggioranza nella giungla dei rinvii

Fonte: L'Unione Sarda
26 giugno 2009

Comune. Veti incrociati, errori materiali e strategici, schermaglie tra gruppi: cronaca del primo semestre del 2009

In Giunta 137 delibere, solo 36 sono passate in Consiglio

Piano di zona di Su Stangioni e Piano di utilizzo del litorale, approvati dalla Giunta a gennaio, sono ancora all'esame della commissione. E uguale destino è toccato ad altri provvedimenti strategici.
Tutti a chiedersi se la maggioranza di centrodestra in Comune produce o non produce. E se il sindaco Emilio Floris sarà in grado di avviare i grandi progetti promessi prima della fine del suo mandato, allo stato prevista per il 2011. Se il termometro è quello degli atti assunti da Giunta e Consiglio (sia nell'assemblea civica che nelle commissioni competenti) c'è poco di che stare allegri: nel senso che l'esecutivo ha prodotto tanto anche nel corso del 2009 ma spesso i provvedimenti (specie quelli più importanti) non sono stati tradotti in pratica. Nel senso che le grandi questioni (Piano di utilizzo del litorale, Piano di zona di Su Stangioni, il nuovo stadio, l'appalto per la nuova gestione del servizio di raccolta dei rifiuti), pur licenziate da tempo dalla Giunta comunale, sono da tempo bloccate dall'impasse che sembra essersi impadronito della maggioranza.
I NUMERI Sono, in un certo senso, impietosi: la Giunta comunale, nel corso di 31 sedute fin qui svolte nel 2009, ha approvato 137 delibere. Di queste, dopo il passaggio nelle commissioni (che pure si riuniscono con puntualità anche due volte alla settimana), appena 36 sono state discusse e approvate dal Consiglio comunale. Emblematiche, al riguardo, sono le tre delibere varate dall'esecutivo nella riunione del 29 gennaio: in un colpo solo arrivò il via libera per il Piano di zona di Su Stangioni (il sogno di una casa a prezzi “umani” per almeno tremila cagliaritani, in un'area a un passo dalla Motorizzazione), l'atteso ok al Piano di utilizzo del litorale e anche il semaforo verde per il Piano regolatore portuale. Di queste tre pratiche, strategiche per lo sviluppo della città, solo l'ultima è stata esaminata e mandata avanti dall'assemblea, nel corso della riunione del 24 febbraio. Peccato che, in questo caso, non ci sarà nessuna conseguenza immediata: prima di diventare operativo, infatti, il Piano regolatore portuale dovrà passare il vaglio di Ministero, autorità di controllo regionali e uffici paesistici.
IL PROBLEMA Piano di zona di Su Stangioni e Piano di utilizzo del litorale sono ancora in commissione Urbanistica, prigionieri di verifiche, trattative, aggiustamenti e controlli incrociati che li hanno quasi fatti passare d'attualità. Il pericolo vero è che, invece di passare all'esame del Consiglio, entrambi i provvedimenti tornino in Giunta per modifiche più che sostanziali. Identica sorte è quella che rischia la proposta di delibera sul bando di gara per la gestione del servizio di raccolta differenziata di rifiuti. Appena arrivata in commissione Pianificazione rischia già di essere stoppata. All'origine dei vari rinvii e dei riesami prolungati, dicono i bene informati, ci sono spesso veti incrociati, errori materiali e strategici e una guerra tra gruppi e strutture. Circostanze sempre smentite da sindaco, assessori, capigruppo e presidenti di commissione. Ma il bilancio del primo semestre 2009, carte alla mano, non è certo incoraggiante.
LE DELIBERE Ventitré delle 36 delibere approvate dal Consiglio nell'anno in corso riguardano questioni urbanistiche: tra le più importanti il progetto per i miglioramenti nel campo di calcio di via Schiavazzi, la bocciatura del progetto Ersu (nella versione Da Rocha) e la proroga per il precedente elaborato per una sorta di Casa dello studente in viale La Playa, una prima e parziale valutazione di un progetto per Su Stangioni e alcune varianti al Puc.
MOZIONI Fortuna che il presidente del Consiglio comunale Sandro Corsini, sin dal suo insediamento, ha messo mano agli arretrati per quel che riguarda interrogazioni, mozioni e proposte di ordine del giorno: nel cassetto ne rimangono una trentina, considerato che nel 2009 ne sono state discusse già 55. Se ci si riferisce alle conseguenze dal punto di vista pratico di ognuna di esse il discorso diventa un altro.
Nel frattempo c'è anche da rimettere mano all'organico in forza agli uffici di supporto dell'attività dell'assemblea civica: il moltiplicarsi delle riunioni di commissione e la crescita del volume di lavoro generale imporrebbero una riorganizzazione, che attualmente è alla valutazione dell'assessorato al Personale: l'idea è quella di aumentare la dotazione organica, passando da 12 a 20 unità. Gli otto nuovi tra funzionari, impiegati e collaboratori dovrebbero essere a disposizione dei nascenti uffici per le commissioni (5) e per i gruppi consiliari (3).
ANTHONY MURONI

26/06/2009