VENERDÌ, 26 GIUGNO 2009

Pagina 2 - Cagliari

Dal 27 luglio al 3 agosto il campionato europeo di vela della classe Farr 40





CAGLIARI. Sul molo della vecchia capitaneria campeggia da alcuni mesi lo scafo di Mascalzone Latino, imbarcazione che ha partecipato all’ultima edizione della Coppa America, di proprietà dell’armatore napoletano Vincenzo Onorato. Il porto di via Roma, ormai destinato ad ospitare solo barche da diporto, si appresta a fare da scenario a manifestazioni veliche spettacolari che vedranno protagonisti i big della vela internazionale. C’è molto fermento in questi giorni nelle banchine che vanno dalla darsena al molo sanità, dove sta sorgendo il nuovo approdo turistico gestito dagli imprenditori Molinas di Calangianus.
Sono stati già fissati i corpi morti nello specchio di mare che dovrà contenere i nuovi pontili capaci di oltre cento posti barca. E a fare da battesimo alla nuova struttura diportistica che si affaccia al quartiere Marina potrebbero essere le prestigiose regate veliche riservate ai cabinati d’altura timonati dagli skipper della Coppa America, in programma a luglio e agosto. I lavori infatti dovrebbero essere completati a metà luglio.
Un’occasione importante che ha richiamato l’interesse dell’Associazione degli industriali, scesa in campo con l’organizzazione del trofeo Regione Sardegna valido per il campionato europeo di vela della classe Farr 40, nella quale ha trionfato a livello mondiale per tre anni consecutivi proprio Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato: «Anche se l’evento non rientra direttamente tra i nostri scopi sociali - dice Alberto Scanu, presidente dell’Associazione industriali Province della Sardegna Meridionale Confindustria - è una grande occasione per la città. Senz’altro il campionato europeo Farr 40 può dare un contributo importante per capacità di animazione e potenzialità di attrazione di nuovi investimenti, attraverso l’incontro dell’imprenditoria isolana e delle istituzioni con il mondo economico».
La manifestazione si svolgerà dal 27 luglio al 3 agosto al molo Ichnusa.
Sergio Casano