Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Villanova e il divieto di sosta: monta la protesta dei residenti

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2018

Le fioriere impediscono l'accesso alle auto, disagi soprattutto per gli anziani 

Villanova e il divieto di sosta:monta la protesta dei residenti 

Caos parcheggi nel quartiere di Villanova. I residenti, pur contenti dei miglioramenti estetici della zona, sono dispiaciuti del fatto di non poter lasciare l'auto in sosta vicino a casa. Le vie sono state riempite di vasi di grandi dimensioni per evitare che i cittadini parcheggino le macchine. Le sole aree di sosta disponibili sono quelli a pagamento nel parcheggio accanto alla vecchia sede de L'Unione Sarda o quelli della chiesa di San Domenico.
I posteggi, tuttavia, sono troppo distanti dal rione. Camminare così tanto diventa difficile per le persone che devono trasportare le buste della spesa, soprattutto se sono già avanti con l'età.
«Quando i miei genitori, ormai anziani, vengono a trovarmi sono costretta a lasciare la macchina vicino a casa in un parcheggio improvvisato perché non possono più permettersi di fare camminate lunghe», dice Laura Agus, residente in via Sulis da trent'anni. «La ztl è un vantaggio per quanto riguarda i bambini che possono finalmente uscire e giocare tranquilli sotto casa, ma bisognerebbe trovare una soluzione più adeguata per i parcheggi».
Nonostante aiuole e divieti, c'è ancora qualcuno che lascia la macchina in sosta in punti dove non dovrebbe. Il pericolo è quello di trovare qualche multa sul parabrezza. Rischio che alcuni scelgono di correre perché l'alternativa non è molto diversa: in ogni caso, che sia parcheggio o multa, devono pagare.
«Io per poter parcheggiare al multipiano ho dovuto fare un abbonamento, 55 euro al mese. Nonostante sia un prezzo accettabile, non ci sentiamo tutelati», confida Antonio Putzu mentre torna a casa dopo il lavoro. «Solitamente in questi casi i residenti delle zone interessate sono più agevolati con pass che consentono di lasciare l'auto vicino alla propria abitazione e non pagare».
È un disagio che non colpisce solo i residenti del quartiere.
«I miei amici si rifiutano di venire a farmi visita. Non trovano mai un parcheggio disponibile o se lo trovano è troppo lontano», racconta Vanessa Lai, studentessa della facoltà di Studi Umanistici. «Per di più, se decidono di venire a trovarmi lo stesso, devono stare a controllare l'orologio tutto il tempo per paura di pagare un prezzo troppo alto o addirittura di non arrivare in tempo al parcheggio e ritrovarsi una multa».
Non è una situazione semplice e i residenti iniziano a essere insofferenti, a sentirsi trascurati e senza voce in capitolo. Si deve trovare una soluzione che possa accontentare tutti il prima possibile.
Valentina Pisano