Rassegna Stampa

web sardiniapost.it

Attentati sindaci sardi, il ministro Minniti: “Non vi lasceremo soli”

Fonte: web sardiniapost.it
19 gennaio 2018

Attentati sindaci sardi, il ministro Minniti: “Non vi lasceremo soli”
 

“Ho detto ai sindaci che non lasceremo nessuno di loro da soli”, ha detto il ministro dell’Interno Marco Minniti, parlando con i cronisti a Nuoro al termine dell’incontro con i primi cittadini sardi vittime di atti intimidatori, presenti nella delegazione guidata dall’Anci e dal Consiglio delle autonomie locali. Patti territoriali sulla sicurezza per ogni provincia della Sardegna che devono essere stipulati nel giro di un mese e coordinati da una cabina di regia, coordinata dalla Regione. È questa la proposta operativa avanzata da Minniti per contrastare il fenomeno degli attentati agli amministratori locali nell’Isola che nel 2018 stanno registrando una recrudescenza, con già tre casi dall’inizio dell’anno e 220 negli ultimi sette anni.

“La cabina di regia sarà coordinata dalla Regione, perché la Sardegna è a Statuto speciale – ha sottolineato – e con le funzioni operative, per ogni realtà territoriale, dei prefetti, si procederà alla stipula di patti per sicurezza territoriali per ogni provincia, per ogni territorio della prefettura con la specificità dell’area metropolitana di Cagliari. Chiedo che questi patti vengano siglati nel giro di un mese per dare risposte immediate ai problemi di quest’isola”. Durante l’incontro con i sindaci il ministro ha dato garanzie sul rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine e sull’implementazione degli impianti di video sorveglianza. “Il turnover è stato sbloccato al 100% – ha spiegato – quindi gli organici possono essere rafforzati. Ci sono inoltre circa 30 milioni di euro che metterà a disposizione la Regione per la videosorveglianza”. Ma tutto questo per il titolare del Viminale non basta se non è accompagnato da politiche sociali e di sviluppo. “Bisogna investire sul campo della formazione, dell’educazione, in primis sull’abbandono scolastico – ha osservato – della cultura e del lavoro. Il Governo con la Sardegna ha firmato un patto per lo sviluppo e quelle politiche devono andare avanti. I patti della sicurezza – ha concluso Minniti – devono tenere insieme tutte queste cose”.

“Prendo spunto da quanto ha affermato il ministro Minniti nel corso dell’incontro in prefettura dove ha espresso un concetto fondamentale per noi del Consiglio delle Autonomie Locali: bisogna pensare ad un modello di Stato che non sia più centralista ma che si fondi ancora più su quell’articolo 5 della costituzione che favorisce il più ampio decentramento amministrativo, al fine di dare dignità all’azione di governo delle autonomie locali. Solo pensando ad una organizzazione statuale che valorizzi il ruolo degli enti locali si può pensare ad una democrazia su misura di ogni cittadino. Le autonomie locali sono state pensate affinché ogni comunità possa avere un ruolo decisionale rispetto alle proprie particolari esigenze”. Lo ha detto il presidente del Cal Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, nel suo intervento durante l’incontro con il ministro dell’Interno nella sala consiliare del Palazzo della Provincia di Nuoro. “Prendo piacevolmente atto di queste parole quasi insolite pronunciate da un ministro della Repubblica. Contemporaneamente si è detto che ad una maggior valorizzazione delle autonomie locali bisogna avere un’ottica inter istituzionale: tutte le istituzioni dello Stato, da quelle locali a quelle nazionali, civili e militari, devono cooperare per il bene comune parlandosi da pari a pari. Io ritengo che questi due punti fermi, se noi li focalizziamo per bene – ha proseguito Soddu – sono di per sé un antidoto alla violenza contro gli amministratori, perché vanno a costruire una rete forte di rapporti, se non andiamo a costruire questa rete di protezione, la democrazia del nostro paese sarà in pericolo perché nessuno si candiderà come amministratore locale se non si sentirà garantito sotto il profilo della sicurezza. Lo vediamo già nella nostra isola, dove sono in aumento i casi di tornate elettorali dove si presenta una sola lista o dove addirittura non si candida nessuno ad amministrare il proprio paese. Siamo davanti a percentuali allarmanti”.

“È stato un incontro estremamente positivo, la proposta è quella di un intervento organico che riguarda tutta la Sardegna con la definizione dei piani territoriali per la sicurezza, piani che andranno concordati con i territori che troveranno le soluzioni migliori per rispondere in maniera efficace alla recrudescenza del fenomeno degli attentati contro gli amministratori pubblici, ma più in generale per governare con maggiore sicurezza tutto il sistema sociale dell’Isola”. Così il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau a margine dell’incontro con Minniti. “Anche il tema dell’accoglienza dei migranti in Sardegna – ha sottolineato Ganau – è un elemento che può produrre disagio sociale se non governato e la conferma da parte del ministro Minniti di aver riportato le quote entro il limite del 2,9%, ci conforta. Il ministro ha tra l’altro chiesto ai sindaci piena collaborazione per costruire una rete diffusa di accoglienza. Il numero esiguo di migranti accolti nei comuni della Sardegna consente una migliore integrazione, evitando situazioni di disagio e insofferenza da parte delle comunità, conseguenze scontante quando si concentrano grosse aggregazioni nei centri di accoglienza. Una proposta che mi sento di sottoscrivere – ha concluso Ganau – tra l’altro già avanzata e fatta propria dall’Anci regionale, sulla quale bisogna continuare ad operare, in stretta sinergia con il Governo”.

“L’impegno politico del ministro Minniti è stato positivo, ma abbiamo necessità di vedere le carte e i fatti concreti, solo a quel punto daremo il nostro giudizio sulle sue proposte”, ha dichiarato il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana. “Abbiamo necessità di vedere il protocollo proposto dal ministro con i patti territoriali: vogliamo vedere quante risorse si mettono sul piatto, quanti uomini, ma anche quanti assistenti sociali, insegnanti di quartiere e di comunità. Vogliamo capire se ci sono investimenti in cultura e in promozione della legalità, altrimenti non firmeremo nessun protocollo e il nostro giudizio sarà negativo”, ha concluso Deiana.