Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Vogliamo la riqualificazione ma non andremo via da qui»

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2018

SANT'ELIA. Dopo il bando di Area per l'acquisto di case in altre zone

 

 

 

«Non lasceremo mai Sant'Elia». Poche parole per un messaggio chiarissimo ad Area e Regione dopo la pubblicazione del bando per la ricerca di appartamenti per ospitare i residenti dei palazzi Del Favero destinati alla demolizione. «Ci sono soldi da spendere? Che vengano utilizzati per costruire abitazioni sempre nel nostro quartiere e non per comprare case in altre zone della città o addirittura in altri Comuni».
LA PROTESTA Il bando di Area, da sei milioni di euro, è stato pubblicato tra Natale e Capodanno: i soldi serviranno ad acquistare abitazioni a Cagliari, Elmas, Monserrato, Quartu, Quartucciu e Selargius. Sono fissati tutti i requisiti per stilare la graduatoria e la documentazione dovrà arrivare entro il 31 gennaio. «Sono in ballo trecento famiglie», ricorda Billo Vistosu, presidente del comitato di quartiere “Sant'Elia noi ci crediamo”, «e mille persone. Una cosa è certa: siamo pronti a resistere perché da qui non ci sposteremo. I palazzoni sono da demolire, su questo siamo d'accordo. Ma non prenderemo mai in esame proposte di allontanamento dal quartiere». Anche Rosa Sabati, dell'associazione “Sant'Elia viva” ribadisce: «Abbiamo le nostre radici qui, in questo rione. Ci sono persone nate e cresciute a Sant'Elia. Pensare di mandarle via è utopia».
NESSUNA GARANZIA Gli abitanti si lamentano della poca trasparenza e dell'assenza di comunicazioni precise. «Sappiamo solo che c'è un progetto per la demolizione dei palazzoni», conferma Vistosu. «Ma non abbiamo idea di quali siano i programmi. Si vorrebbero far andare via trecento famiglie, spostandole in altri quartieri e Comuni senza avere una garanzia di un ritorno a Sant'Elia? Se questo fosse il piano, sarebbe inattuabile».
GLI INCONTRI Per questo comitato di quartiere, associazione e residenti si stanno muovendo per chiedere degli incontri con Area e con la Regione. «Da tempo», ricorda Rita De Agostini, altra abitante del rione, «come associazione abbiamo richiesto di poterci confrontare con l'assessore regionale ai Lavori pubblici. Vorremmo sapere tempi e modalità del progetto. Pensano davvero di poter trasferire tutti noi, compresi malati e anziani, senza garanzie di un ritorno a Sant'Elia? Spero non siano queste le loro intenzioni». Anche il comitato si sta attivando per ottenere un incontro con i responsabili di Area.
L'ALTERNATIVA Vistosu aggiunge: «A Sant'Elia ci sono molte zone dove poter realizzare nuove abitazioni per gli abitanti dei palazzoni da demolire». «Le nostre radici», ribadiscono De Agostini e Sabati, «sono in questo rione. Secondo noi ci sono delle aree, nello stesso quartiere, dove si potrebbero costruire mini appartamenti e poter così realizzare il progetto di riqualificazione e recupero di Sant'Elia».
Matteo Vercelli