Neanche la Cassazione è riuscita a scrivere la parola fine sulla vicenda dell'ex Ospedale Marino. Gli avvocati della società toscana Prosperius (la vincitrice della gara per il recupero del rudere del Poetto per trasformarlo in un centro sanitario d'eccellenza) hanno impugnato la sentenza che è stata discussa dai giudici romani (presidente Frattini, relatore Veltri) il 30 novembre. Per la sentenza sarà necessario attendere alcuni mesi, ma non è escluso che possano arrivare sorprese.
Il pool difensivo, capitanato dall'avvocato Giuseppe Stancanelli, ha denunciato la violazione del giudicato costituita dal contrasto con la sentenza del Tar Sardegna passata in giudicato (favorevole alla Prosperius) e quella appellata dalla Regione poi conclusasi con un verdetto favorevole a quest'ultima.
L'assessorato regionale agli Enti locali, avrebbe firmato il contratto con la vincitrice della gara d'appalto, solo dopo la firma da parte dell'assessorato alla Sanità dell'accreditamento degli 84 posti letto . Non riuscendo a ottenere le autorizzazioni la Regione (tesi poi accolta dalla cassazione) aveva stabilito la decadenza della concessione per colpa della società di proprietà di Mario Bigazzi. Un pasticcio al quale la Prosperius non vuole arrendersi.
A. A.