Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«No alla forzature o tutti a casa» Zedda sceglie la linea dura contro i sei consiglieri dissidenti

Fonte: L'Unione Sarda
29 novembre 2017

LO SCONTRO.

Psd'Az, La Base e Pds abbandonano l'Aula. Il sindaco: «Non curo mal di pancia»

«No alla forzature o tutti a casa» Zedda sceglie la linea dura contro i sei consiglieri dissidenti

«Se ci sono mal di pancia, non posso farci niente. Io non curo mal di pancia, qualcuno se li terrà per mesi e mesi». Il sindaco Massimo Zedda rompe il silenzio sulla crisi di maggioranza davanti ai sei posti vuoti lasciati in Aula dai consiglieri di Psd'Az, la Base e Partito dei Sardi. Non ha mostrato nessuna apertura nei loro confronti e il suo giudizio è netto: «Se tu forzi, si rinvia sempre di sei mesi. Altrimenti salta il banco, non è un problema: ho un sacco di prospettive davanti». Per la prima volta il sindaco è intervenuto sul braccio di ferro portato avanti dagli alleati e si è dimostrato irremovibile sulle sue posizioni, pronto a mandare tutti a casa se dovesse essere necessario. Lo strappo si è consumato la settimana scorsa e anche ieri, subito dopo l'avvio della seduta, i consiglieri sardisti Monia Matta, Gabriella Deidda, Aurelio Lai, Francesco Stara, Lino Bistrussu de la Base e Roberto Tramaloni del partito dei Sardi hanno lasciato polemicamente l'Aula. I sei hanno formalizzato la nascita di una nuova alleanza politica che riguarda tutta la Città metropolitana, col prestito tecnico della sardista Gabriella Deidda nasce anche il gruppo consiliare del Partito dei Sardi con Roberto Tramaloni che diventa capogruppo. Ieri all'ordine del giorno c'era una maxi variazione di bilancio che risistema i conti per permettere nuovi interventi del Comune. La seduta era in seconda convocazione e la maggioranza zoppa avrebbe comunque avuto i numeri per far passare gli atti, ma l'opposizione ha scelto di restare in Aula vista l'importanza del documento finanziario. Un comportamento che è stato apprezzato dal capogruppo Pd Fabrizio Rodin e dal sindaco, che ne ha approfittato per prendere alla gola i consiglieri sull'Aventino. «Vorrà dire che le prossime volte discuteremo di somme di bilancio con chi c'è - ha detto riferendosi ai sei assenti - se c'è senso di responsabilità da parte di alcuni, noi con quelli che sono di buona volontà siamo pronti a concedere scelte sul bilancio: pazienza per chi non c'è. Si dice che chi va a Roma perde la poltrona, in questo caso dico che chi è uscito dall'Aula di via Roma perde la poltrona». I gruppi d'opposizione hanno voluto subito commentare la crisi di maggioranza. «Come volevasi dimostrare a distanza di un anno il patto col diavolo del sindaco Zedda, che ha candidato importanti ex esponenti del centrodestra e movimenti politici palesemente disomogenei al suo, si rileva un fallimento - si legge nella nota congiunta di centrodestra, centristi e grillini - il sindaco Zedda oggi in aula, di fronte all'evidente assenza di parti importanti della sua ex maggioranza, ha dichiarato di avere molte opportunità ancora per proseguire con la sua carriera politica». La minoranza si dice pronta a tornare al voto.
Marcello Zasso