Rassegna Stampa

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Movida e baccano notturno a Cagliari: Comune rischia maxi-risarcimento

Fonte: web Castedduonline.it
28 novembre 2017

 

 


Di Ennio Neri  27 novembre 2017
 


Baccano tra Marina e Stampace. Ora il Comune di Cagliari rischia il maxi-risarcimento. L’allarme al Comune dopo una sentenza del Tribunale di Brescia che ha fatto scattare per l’amministrazione comunale della città lombarda una sanzione da 50 mila euro dopo una denuncia da parte di due coniugi avviliti dopo anni di baccano notturno a causa della movida.

E ora potrebbe toccare a Cagliari. Perché anche in città c’è stato un pronunciamento: il Comune di Cagliari  è già stato condannato in primo grado nel 2014 per inquinamento acustico e ambientale e il secondo grado potrebbe confermare la sentenza, anche sulla scia di quanto accaduto a Brescia.

Il caso è stato sollevato in aula da due interrogazioni dei consiglieri cagliaritani del Movimento 5 Stelle Maria Antonietta Martinez e Pino Calledda. La Martinez mette a fuoco il giallo del Piano  acustico comunale in vigore dal maggio 2016, ma ami applicato. E l’inquinamento acustico sarebbe una diretta conseguenza della mancata applicazione del piano. E c’è poi il giallo del piano di Risanamento acustico. I documenti sono stati consegnati dalla società Vdp di Roma a giugno e i contenuti generali sono stati presentati solo alla commissione Urbanistica ad agosto e la settimana scorsa. Ma le carte sono ancora un mistero. “Il Comune di Cagliari potrebbe essere condannato da un Tribunale a risarcire economicamente i cittadini che abbiano fatto ricorso”, accusa la Martinez, “e questo potrebbe pesare sulle casse pubbliche comunali, considerato che sono centinaia in città le famiglie che subiscono i danni e la violenza dell’inquinamento acustico, come ampiamente provato da piano acustico comunale che ha certificato condizioni di criticità in altri 7 quartieri (Is Mirrionis-Santa Gilla-Cep, Quartiere Europeo e Genneruxi) oltre a quelli di Marina  Stampace.

Martinez chiede l’applicazione del piano acustico comunale e chiede all’amministrazione di svelare i piani di risanamento acustico di Marina e Stampace mai portati in consiglio comunale “a 5 mesi dalla consegna nonostante i 5 mesi assegnati alla società per la redazione”.