Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Acqua, al via il piano anti-sprechi

Fonte: L'Unione Sarda
25 novembre 2017

La tecnologia aiuterà a ridurre di molto le perdite regolando la pressione nelle condutture

Abbanoa interviene sulle reti. E a giugno i test sulla dissalazione
Tre anni per ridurre in maniera significativa la quantità d'acqua che si perde dopo che viene immessa in rete. Grazie al “modello Oliena”, il progetto ultratecnologico di Abbanoa costato appena 40.000 euro che ha consentito al Comune barbaricino di ridurre le perdite di circa il 50% in un solo anno, nel prossimo triennio in 230 Comuni sardi la dispersione calerà mediamente 54% al 30%.
L'investimento iniziale sarà di 11,5 milioni di euro. Il programma di Abbanoa prevede inoltre l'avvio di un progetto di sperimentazione sulla dissalazione in Sardegna: il primo test partirà la prossima estate nella zona costiera di Budoni-San Teodoro-Posada.
LA STRATEGIA Al termine di «una stagione terribile, per colpa della siccità e della pessima qualità che con gli invasi a secco inevitabilmente ci siamo ritrovati», dice Alessandro Ramazzotti, amministratore unico di Abbanoa, la società lancia il nuovo piano per combattere la crisi. «Di fronte alla mancanza d'acqua ci siamo chiesti quali risposte potevamo offrire in un tempo ragionevole», prosegue: «Abbiamo ragionato su un progetto radicale e tecnologico», il progetto Oliena appunto, «che ha dimostrato di poter produrre risultati notevoli e adesso sarà applicato in 230 Comuni».
Si parte subito, già all'inizio del 2018, con un investimento di 3,5 milioni di euro per i primi 30 Comuni, tra cui Cagliari, Alghero, Sassari, Quartu, solo per citarne alcuni, in cui le perdite superano il 50%.
SISTEMA TECNOLOGICO Con il “modello Oliena”, citato dal quotidiano britannico Telegraph come esempio da imitare per la gestione economicamente sostenibile dell'acqua, «abbiamo invertito il vecchio paradigma», spiega il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas: «Per anni si è detto che l'unica soluzione per eliminare gli sprechi fosse rifare le condotte di tutta l'Isola. Ma sarebbe servito un miliardo di euro. Di fronte all'impossibilità di trovare questa cifra, siamo arrivati alla conclusione che forse una soluzione al problema poteva arrivare da un migliore utilizzo della rete esistente. Facciamo funzionare quello che c'è». Adesso, grazie a un sistema di rete intelligente, «cominciamo a cambiare le cose». In che modo? «Si tratta di regolare e condizionare la rete, che è l'essenza del modello applicato a Oliena».
Il paese alle pendici del Monte Corrasi aveva un poco invidiabile record regionale: il 70% di acqua dispersa in un dedalo di condotte colabrodo. Come se si trattasse di un paziente malato, Abbanoa ha dapprima fatto un'analisi della rete (attraverso lo studio dei flussi d'acqua), quindi la diagnosi (cioè la definizione delle cause del malfunzionamento), infine ha indicato la prognosi (cioè le soluzioni da adottare).
GLI INTERVENTI Si è agito sulla riduzione delle perdite e sulle loro cause, dopo aver constatato che erano le variazioni di pressione a far saltare le tubature, così che le riparazioni non risolvevano mai del tutto il problema. Si è quindi proceduto all'installazione di valvole regolatrici di pressione nei punti strategici (riducendo la quantità d'acqua immessa in rete da 42 litri al secondo a 28, senza intaccare il fabbisogno), oltre che con riparazioni e sostituzione di tratti di condotte. Risultato: circa il 50% delle perdite in meno.
LA DISSALAZIONE Oltre agli interventi per ridurre gli sprechi, Abbanoa annuncia che per tre mesi, da giugno a settembre 2018, sulla costa che abbraccia Budoni, San Teodoro e Posada partirà il primo test per il trattamento dell'acqua di mare per la produzione di acqua potabile, a prezzi contenuti (meno di 1 euro a metro cubo). «Questo progetto non potrà naturalmente risolvere il problema della carenza d'acqua», premette Murtas, «potrà però rappresentare un aiuto soprattutto d'estate, quando si registrano notevoli picchi della domanda».
Mauro Madeddu