Rassegna Stampa

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Leggende sarde. La navicella di Bonaria, luogo di pellegrinaggio dei pescatori cagliaritani

Fonte: web Vistanet Cagliari
24 novembre 2017

Leggende sarde. La navicella di Bonaria, luogo di pellegrinaggio dei pescatori cagliaritani

  
Nella basilica di Nostra Signora di Bonaria, una delle chiese simbolo di Cagliari, c’è un oggetto molto particolare donato come ex voto da un pellegrino alla Madonna. Si tratta di una navicella fatta di avorio, appesa nell’architrave appena prima dell’abside dove si trova la statua della Vergine.

Intorno a questa navicella permane un velo di leggenda ancora oggi. Secondo la tradizione, sarebbe stata donata alla Vergine Maria da un pellegrino che inizialmente l’avrebbe dovuta donare alla Terra Santa. Colpito dalla storia della Madonna di Bonaria, il pellegrino cambiò il suo voto, destinandolo proprio a lei.



Si narra che la piccola barca d’avorio indichi la direzione delle correnti che soffiano nel Golfo di Cagliari, motivo per cui molti pescatori cagliaritani, nei secoli, si sono recati in pellegrinaggio per vederla. A seconda di come è rivolta la prua, i pescatori capivano la direzione delle correnti nel Golfo. La statuetta è lunga circa 30 centimetri, larga 10 e alta 36 e risale all’incirca al XV secolo, anche se la datazione è incerta.

Nella storia ci fu anche chi osò sfidare le predizioni della navicella. Come riporta Contini, un capitano delle galere regie, arrivato a Cagliari con il Conte di Altamira, ambasciatore nello Stato della Chiesa per il re di Spagna Carlo II, non credendo alla leggenda, decise di sua sponte di prendere il largo al contrario delle direzione indicata dalla navicella. Tentò tre volte di sfidare le predizioni e per tre volte fu costretto a tornare in porto.