Comune Il legale: «Ricorreremo in appello»
Il trasferimento di Marco Lampis, funzionario comunale del servizio attività produttive, non era legittimo. Spostarlo nell'assessorato “cultura e spettacolo” è stato un abuso d'ufficio: questa la sentenza dei giudici della prima sezione del tribunale di Cagliari (presidente del collegio Francesco Sette), che ha condannato a un anno e sei mesi l'assessore Luciano Collu (difeso da Mariano Delogu) e a un anno e due mesi il dirigente Sergio Spiga. Assolta invece l'altra dirigente comunale Pieranna Demuro (assistita da Luigi Concas come Spiga).
Una decisione andata oltre le richieste del procuratore aggiunto Mario Marchetti, che aveva chiesto pene leggermente inferiori (un anno e quattro mesi per Collu, un anno per i due dirigenti). Il collegio ha invece disposto la trasmissione degli atti alla Procura per la riformulazione del secondo capo d'imputazione, relativo al trasferimento del dipendente comunale Giuseppe Furcas (parte civile nel processo con il legale Andrea Pogliani, mentre Lampis, che riceverà una provvisionale di 10.000 euro, era rappresentato da Sergio Vacca). Ora i tre potrebbero essere accusati di violenza privata.
LA VICENDA L'episodio che ha come protagonista Lampis risale al 2003: il funzionario era stato trasferito dal servizio “attività produttive” alla “cultura e spettacolo” ma secondo l'accusa, in base ai contratti collettivi, lo spostamento era illegittimo. L'abuso d'ufficio contestato dalla Procura ai tre imputati consisteva nella violazione di una serie di norme, tra cui quelle sulla procedura per la contestazione degli addebiti disciplinari. Collu, Demuro e Spiga, secondo il pm, avevano «falsamente attestato» che il trasferimento era legato a un atto organizzativo interno, mentre invece volevano solo punire Lampis.
LA DIFESA Mariano Delogu preannuncia il ricorso in appello: «Uno che come me, che si è occupato di pubblica amministrazione per anni, non può che accogliere questa sentenza con stupore: secondo i giudici trasferire un funzionario, mantenendo le stesse mansioni e uno stipendio identico, è abuso d'ufficio». ( m. r. )
19/06/2009