Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vietato dire le parolacce: le regole del mercato

Fonte: L'Unione Sarda
15 novembre 2017

Norme, disagi e stranezze tra i venti banchi degli operatori commerciali

Vietato dire le parolacce: le regole del mercato

Tremila metri quadri di coperto, più altri diciassettemila di piazzale, spartiti tra venti concessionari. Sono loro i protagonisti della lunga notte nella struttura di viale La Plaia. Un capannone inaugurato nel 1990 che sino al 2014 ospitava ventiquattro operatori commerciali.
I NUMERI Attorno all'edificio all'ingresso di Cagliari ruotano circa trecento ditte al dettaglio, in veste di acquirenti. Che nei periodi di maggiore afflusso muovono circa quattrocento persone e cinquanta tonnellate di pesce al giorno. È il Comune a gestire l'area, sottoposta a preciso regolamento. A partire dall'accesso, consentito solo alle persone in possesso della tessera di mercato e secondo orari stabiliti.
REGOLAMENTO Ci sono anche le regole di comportamento, messe nero su bianco nella delibera comunale di fine 2015. L'articolo 22 stabilisce la «condotta degli operatori del mercato», a cui è fatto divieto di «tenere un comportamento ineducato, indecoroso e molesto». E ancora «è proibito fare uso di un linguaggio sconveniente e ingiurioso», o «uscire dal mercato, anche momentaneamente, indossando abiti sudici o insanguinati». Per quanto riguarda le vendite, il trentotto per cento dei prodotti ittici sono locali, a dispetto del sessantadue per cento che viene importato dalle altre regioni italiane o dall'estero.
DISSERVIZI In questo angolo della città il tempo sembra essersi fermato. Forse per l'insegna sbiadita sistemata all'ingresso: “Mercato ittico ingrosso, Comune di Cagliari, assessorato annona”. O per il foglio di carta appiccicato sulla macchina del ghiaccio con lo scotch: «Si comunica a tutti gli utilizzatori che a seguito dell'improvvisa fermata in data 10 settembre 2015 del macchinario del ghiaccio la fornitura del servizio è definitivamente sospesa, come da circolare», si legge. «Il ghiaccio è disponibile presso il mercato di San Benedetto». Lo stesso anno in cui la convenzione con la banca che sino ad allora operava all'interno della struttura giunse al termine, per non essere mai più rinnovata.
LA SALA D'ASTA E poi c'è la Sala asta, usata per un solo giorno. Perché dopo la benedizione di monsignore Alberti e una simulazione d'asta è stata subito chiusa a chiave. Morale: oggi le trattative sono dirette. Chi arriva prima prende, e il prezzo viene fatto sul momento.
Sa. Ma.