Rassegna Stampa

Il Sardegna

Alluvione, risarcimenti fantasma

Fonte: Il Sardegna
18 giugno 2009

Burocrazia. Le vittime costrette a tempi d'attesa infiniti per gli indennizzi di beni mobili e immobili

A Capoterra la messa per i morti della Sulcitana diventerà teatro di una clamorosa protesta

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Dati sulle ripartizioni ancora da verificare, la promessa (non mantenuta) di inviare la documentazione necessaria al-la Protezione civile, gli impegni urgenti in Abruzzo. Sono solo alcune delle motivazioni, più o meno ufficiali, che la Regione fornisce agli alluvionati del 22 ottobre, per giustificare il mancato pagamento dei risarcimenti di beni mobili e immobili. C'è un muro che separa gli indennizzi da chi ne ha diritto, ed è la burocrazia. Per immobili e mobili la questione non cambia. «Ho parlato con Carla Lecca dell'Ufficio del Commissario per l'emergenza - dice Giuseppe Cocco del Comitato per Pirri - ha detto che tra non molto manderanno tutta la documentazione necessaria alla Protezione civile che poi darà indicazioni precise al Comune sul da farsi. Sono mesi che mi ripete sempre la stessa cosa». Quanto ai beni mobili: «Ho sentito Sergio Carrus della Protezione civile regionale: dice che è molto impegnato con l'Abruzzo, e che ancora devono essere verificati e caricati i dati con il calcolo degli indennizzi e delle relative ripartizioni. E poi, che il Comune dovrà occuparsi delle verifiche a campione sul 15 per cento delle richieste». Tutto questo, ancora, non è stato fatto e gli indennizzi, per il momento, restano un miraggio. A Capoterra, intanto, potrebbe trasformarsi in una protesta la messa che ogni estate la parrocchia di Frutti d'Oro celebra per ricordare le vittime della Sulcitana. Nell'occasione che i residenti delle zone colpite non si lasceranno sfuggire per protestare con le istituzioni per i ritardi nei rimborsi alle vittime dell'alluvione.