Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sport in città, medaglia d'oro

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2017

L'assessore Marcialis: «Premiati grazie al numero di iniziative e alla partecipazione»

 

 

Il 6 dicembre la finalissima per il titolo europeo a Bruxelles

 


L'importante è partecipare ma vincere è decisamente meglio. Almeno a giudicare dall'entusiasmo con il quale l'assessore comunale allo Sport Yuri Marcialis ha accolto la notizia di aver conquistato il titolo di Miglior città europea dello Sport 2017 in Italia, riconoscimento che porterà Cagliari alla finalissima di Bruxelles il 6 dicembre in rappresentanza di tutto lo Stivale. Una bella soddisfazione. «Il premio va alla città, tutta. Non è merito dell'amministrazione se abbiamo il sole che ci consente di correre, ma l'aver creato un sistema che ci consente di farlo, sì».
I COMMISSARI Lo scorso anno una delegazione della Commissione europea aveva visitato gli impianti sportivi, assistito a gare e valutato la partecipazione del pubblico a eventi agonistici e non. Ma la promozione finale è arrivata dalla Fondazione dello Sport di Siviglia incaricata come ente imparziale di valutare i dossier di tutte le città in gara. «Al giudizio finale concorre il punteggio assegnato in base ad alcuni criteri precisi: gli investimenti, la pubblicità e la promozione degli eventi, l'impatto mediatico, il numero di appuntamenti agonistici e non, la loro qualità, la presenza di personaggi di prestigio, la partecipazione dei cittadini, il numero di pubblico e così via». In effetti in città negli ultimi mesi si sono ritrovati campioni di kitesurf e specialisti dell'apnea, ciclisti del Giro d'Italia e atleti paralimpici. E si sono svolte iniziative che hanno messo insieme attorno allo stesso tavolo campioni come Yury Chechi, Adriano Panatta e Ciccio Graziani. «Nessuno ha fatto come noi. Per la settimana europea dello sport abbiamo messo in piedi 9 eventi mentre per la “Solo women run” abbiamo avuto 5.200 atlete, numeri impressionanti se pensiamo che per la stessa gara a Milano erano in 1.800». Prima regola del gioco: non identificare l'idea di sport con una squadra di calcio o basket da serie A. Certo, la presenza di team di successo aiuta ma non è tutto. «Le grandi società devono servire per avvicinare i cittadini allo sport perché nella valutazione globale conta la condivisione di tutti. La promozione dell'attività fisica».
LIBRI E RICERCHE Ma un contributo importante è arrivato anche da qualche insospettabile che ha concorso al titolo senza muovere un passo, rimanendo seduto dietro a una scrivania. «Aspetto da non tralasciare è quello legato alla cultura dello sport. Il fatto di ospitare una facoltà di Scienze motorie o di avere personalità di spicco e autori che scrivono libri in materia è importante. E poi serve coinvolgere i bambini». Nel dossier premiato dalla Fondazione anche gli appuntamenti organizzati con le scolaresche del territorio, fattore che insieme a tutti gli altri ha contribuito a sconfiggere Pesaro, Aosta e Vicenza, le altre città italiane in gara per la stessa categoria (con meno di 500 mila abitanti). Il dossier completo che ha portato la città sul gradino più alto del podio verrà illustrato questa mattina durante una conferenza stampa che si svolgerà a Palazzo Bacaredda. Poi inizierà il conto alla rovescia per la finale del 6 dicembre. A rappresentare Cagliari saranno il sindaco Massimo Zedda e l'assessore Marcialis.
Mariella Careddu