Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un hotel nella Fiera che verrà

Fonte: L'Unione Sarda
6 novembre 2017

VIALE DIAZ. L'agenda dopo il vertice a Villa Devoto: novanta giorni per valutare i progetti

 

 

 

Firmato l'accordo per la riqualificazione dell'area espositiva

 

 

 


La Fiera del futuro sarà aperta tutto l'anno con esposizione e vendita di prodotti agroalimentari e artigianato, sale convegni all'avanguardia, uffici, alberghi e collegata al mare e ai vicini impianti sportivi. Regione, Comune, Camera di commercio e Autorità portuale hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per la riqualificazione dell'intera area. Il concorso di idee del 2009 aveva portato progetti ambiziosi che però non sono mai stati realizzati e ieri mattina i vertici degli enti coinvolti si sono seduti a un tavolo per decidere come trasformare il quartiere tra viale Diaz e il mare.
IL VERTICE Ieri a Villa Devoto c'erano il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il sindaco metropolitano Massimo Zedda, il presidente dell'Autorità portuale Massimo Deiana e il numero uno della Camera di Commercio Maurizio De Pascale. Al via l'iter con l'apertura di un tavolo tecnico che dovrà elaborare i progetti entro 90 giorni e ci sarà un altro mese per arrivare alla firma dell'accordo di programma.
L'AGENDA «È un momento importante, la conclusione di un'attività svolta su input della Camera di Commercio, ora inizia il vero percorso e non si perderà tempo: il prossimo incontro è già stato fissato per martedì prossimo al Comune di Cagliari», annuncia il presidente della Camera di Commercio Maurizio De Pascale, «arriveremo così alla firma dell'accordo di programma, uno strumento urbanistico primario che supera qualsiasi tipo di variante urbanistica e ci consentirà di attivare tutto quello che serve per la riqualificazione del quartiere fieristico, dalla parte congressuale all'esposizione permanente». Per il numero uno dell'Ente camerale non si tratta di un libro dei sogni, ma di progetti reali. «L'accordo siglato dagli attori principali del progetto è il vero motore per la riqualificazione, un primo esempio concreto di pubblica amministrazione e mondo delle attività produttive che si uniscono per lo sviluppo della Sardegna - conclude - senza l'incontro tra le volontà delle varie pubbliche amministrazioni non si può andare da nessuna parte». Il protocollo d'intesa siglato ieri indica quali saranno i punti di forza della Fiera del futuro: un polo espositivo permanente, con la possibilità di vendere «prodotti di eccellenza», una nuova sistemazione degli spazi al chiuso e all'aperto e «l'attuazione di eventi artistici e ricreativi», un polo congressuale che possa ospitare eventi internazionali, la creazione di spazi per l'attività sportiva da collegare a tutta l'area vicina che va dalle piscine al Coni passando per lo stadio, la realizzazione di uffici, di un albergo e di un collegamento pedonale tra la Fiera e il mare «per la realizzazione di sinergie tra le attività fieristiche e la nautica da diporto».
IDEE DI SVILUPPO Come la Fiera, il Comune ha tante aree da sistemare o riorganizzare. «Lo sviluppo della città passa dalla riqualificazione o dal ripensare i luoghi strategici della città: di recente ho discusso con la Regione su alcune aree, con le Ferrovie di Stato sulle loro proprietà, lo stesso abbiamo fatto con l'Autorità portuale e così per i beni militari», spiega Massimo Zedda, «per la Fiera era d'obbligo pensare a uno spazio inserito nella città con vocazione fieristica moderna, ma anche funzioni permanenti. Sempre nell'ottica della riqualificazione dell'esistente e del non consumo del suolo». Il lungo elenco di ciò che si potrà fare nella Fiera del futuro non è stato redatto a caso dai quattro protagonisti. «Abbiamo elencato solo ciò che si potrà fare per escludere il resto - conclude il sindaco metropolitano - l'unico limite che abbiamo inserito, affinché non si presti a speculazioni o un uso distorto, è quello residenziale: l'albergo è una possibilità, ma di sicuro non ci saranno abitazioni».
Marcello Zasso