Rassegna Stampa

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Castello, il Bastione fa acqua: altri 9 mesi di lavori

Fonte: web Castedduonline.it
3 novembre 2017


 


Di Ennio Neri  2 novembre 2017

 


 

Castello, il Bastione fa d’acqua: altri 9 mesi di lavori. C’è l’ok della giunta comunale. La Terrazza del Bastione è fradicia e servono nuovi lavori. Sono stati stanziati 1 milione e 150 mila euro e per la conclusione serviranno 270 giorni. Tutto per un’infiltrazione che fa danni a questa zona di Castello dal mille e 500 e che ancora oggi minaccia la Passeggiata Coperta.

Il progetto riguarda il recupero del complesso del Bastione. Principalmente la Passeggiata Coperta, la terrazza Umberto I, a Galleria dello Sperone e il Bastione di Santa Caterina dove è stato anche scoperto un ipogeo punico-romano.

Uno dei temi che desta le maggiori preoccupazioni era quello delle infiltrazioni d’acqua nella Passeggiata Coperta, legate sia a possibili perdite del locale adibito a bar (Caffè degli Spiriti), sia all’invecchiamento degli impianti idrici e delle guaine di impermeabilizzazione sotto la pavimentazione della Terrazza.

Il Comune ha rimosso la pavimentazione ed il massetto sottostante, realizzati nel 2004-2006 e ha verificato lo stato di degrado complessivo della Terrazza (presenza di uno strato d’acqua, guaina inutilizzabile e danneggiata, impianti fatiscenti, discendenti ostruiti, errate pendenze, presenza di radici) e di parte dei locali del bar.

La caccia alle infiltrazioni idriche nei bastioni rappresenta un tema e complesso che va avanti da anni, tra ricerche infruttuose e tanti i danni. La configurazione della struttura rende difficoltoso l’accertamento delle vie di accesso dell’acqua, questo perché il Bastione San Remy rappresenta la porzione meridionale della rocca di Castello, incastonata nella parete rocciosa e nelle mura pisane e aragonesi.

Le indagini dei tecnici di via Roma si sono basate sulla memoria storica di una fonte, la Fontana Bona, che un tempo si trovava nel Bastione di Santa Caterina, responsabile del crollo delle mura del Bastione del Trabucco per ben due volte nel corso del ‘500, e successivamente scomparsa dalla cartografia storica.

Il progetto appena approvato prevede la realizzazione di alcune migliorie quali la sostituzione del previsto massetto di calcestruzzo armato con un prodotto a prestazione garantita, caratterizzato da un particolare mix design predisposto, per rinforzare la tenuta strutturale del solaio e la sua totale impermeabilità.

La scoperta delle reti impiantistiche obsolete da asportare ha richiesto la rimozione di una maggiore parte di pavimentazione (2 mila 400 mq invece dei previsti mille e 959) con tutte le conseguenti lavorazioni connesse ai necessari ripristini. Il progetto prevede pertanto un aumento delle somme a disposizione di 1 milione 150 mila. Per la conclusione sono necessari ulteriori 270 giorni continuativi dalla ripresa dei lavori.