Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Con i droni a caccia di incivili Nel nuovo bando dei rifiuti mezzi volanti contro le discariche

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2017

È d'accordo anche l'opposizione in Consiglio. Più semplice individuare gli abusi edilizi

Con i droni a caccia di incivili Nel nuovo bando dei rifiuti mezzi volanti contro le discariche 

«L'utilizzo dei droni per il controllo della città sarebbe un risparmio di risorse umane ed economiche». La proposta di Pierluigi Mannino, consigliere di #cagliari2016, ha immediatamente raccolto il consenso di tutta l'opposizione ma non riguarda un futuro da fantascienza: perché sui cieli cagliaritani potrebbero arrivare presto gli occhi elettronici volanti. «Nel nuovo bando di igiene urbana abbiamo inserito l'obbligo, per il concessionario, di utilizzare anche il drone per il controllo del territorio e delle discariche abusive», annuncia Claudia Medda, assessora a Innovazione e Politiche per il decoro urbano.
LA SCELTA Mannino è il primo firmatario di una mozione che chiede di seguire l'esempio di altri Comuni, che li utilizzano per vigilanza ambientale e sorveglianza edilizia. «Basta pensare a zone a rischio per l'inquinamento ambientale, come il recente caso dell'incendio a Molentargius», spiega: «La sorveglianza con i droni permetterebbe di vedere tutto e intervenire in tempi rapidi a colpo sicuro: a fronte dell'investimento economico iniziale, avremmo poi un maggiore risparmio e più efficacia negli interventi».
BIPARTISAN La proposta delle opposizioni trova consensi anche in maggioranza e viene apprezzata dall'assessora Medda, che annuncia la novità del bando di igiene urbana. «L'utilizzo del drone per il controllo del territorio è previsto nell'offerta migliorativa del capitolato», spiega l'esponente della Giunta Zedda, «avrà un grande effetto deterrente, come le telecamere: se sai di poter essere controllato, stai più attento per non ricevere sanzioni».
I TIMORI Nella maggioranza c'è preoccupazione per la prima fase del porta a porta: con la scomparsa dei cassonetti, tra chi non si abituerà subito e chi non paga la Tari, aumenterà fisiologicamente l'abbandono di rifiuti. «Ci sarà una campagna informativa per educare i cittadini all'importanza del porta a porta, ma anche un maggiore controllo. La società che si aggiudicherà il servizio potrà utilizzare il drone per la sorveglianza». spiega Monia Matta, capogruppo sardista e presidente della commissione Innovazione tecnologica e Politiche per il decoro urbano: «Per ora il drone è compreso nell'appalto dei rifiuti, a parte quello non credo che il Comune debba fare ulteriori spese spese apposite. Ma dipende tutto dai costi, sarebbe diverso se la spesa fosse accessibile».
NEI DINTORNI In città e in altri sei Comuni dell'hinterland c'è già il grande occhio elettronico del progetto Its con la rete di telecamere fisse, che presto sarà esteso a tutta la Città metropolitana. «Per far funzionare la centrale operativa di via Crespellani, abbiamo siglato un protocollo d'intesa col ministero dell'Interno perché ci sono delicatissimi aspetti legati alla privacy», spiega Fabrizio Marcello, consigliere Pd e presidente della commissione Mobilità, «l'utilizzo dei droni si potrebbe adattare al sistema di telecamere fisse, col vantaggio che è imprevedibile».
I DRONI Non sono giocattoli, ma apparecchi pericolosi che possono essere utilizzati solo rispettando le rigide regole imposte dall'Ente nazionale per l'aviazione civile. «È vietato volare sopra assembramenti di persone, soprattutto in città», spiega Fabrizio D'Urso, responsabile del coordinamento omologazioni dell'Enac, «a parte gli operatori, che devono avere l'attestato dell'Enac, non ci deve essere nessuno nel raggio di 50 metri e bisogna sempre essere in grado di garantire quella zona franca. Sta crescendo l'utilizzo di droni inoffensivi, sotto i due chili o sotto i 300 grammi: apparecchi leggeri con minori limitazioni».
Marcello Zasso