Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il centro storico perderà la sua identità

Fonte: La Nuova Sardegna
16 giugno 2009

MARTEDÌ, 16 GIUGNO 2009

Pagina 2 - Cagliari



Presentati il nuovi confini delle future circoscrizioni



Agli antichi rioni «agganciati» anche Poetto e Sant’Elia

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. La circoscrizione più grande di tutte diventerà quella del centro storico. Oltre a Castello, Stampace, Villanova e Marina, i nuovi confini si allargheranno anche a Monte Mixi, Bonaria, Poetto sino a Medau Su Cramu, La Palma, Quartiere del Sole e borgo di Sant’Elia vecchio e nuovo. I contorni di tutti i parlamentini saranno ridisegnati. Per il centro storico si andrà dal vecchio ponte della Scafa, lungo tutto il lungomare, sino al Poetto. Ma c’è anche chi afferma che, in questo modo, gli antichi quartieri spariranno «perchè perderanno la loro identità», come afferma Massimo Zedda (consigliere comunale e regionale della Sinistra).
Per Giorgio Adamo (Forza Italia, presidente della commissione al Decentramento), invece, «il ridisegnare i confini delle circoscrizioni - come ha affermato più volte - è imposto dalla Finanziaria nazionale in quanto nei Comuni al di sopra dei 100mila abitanti è necessario, se si vogliono mantenere queste istituzioni, che i parlamentini di rione non abbiano meno di 30mila anime. Mentre oggi vi sono diverse circoscrizioni che sono sotto questa soglia, tra cui il centro storico (circa 20mila)». Inoltre Sant’Avendrace ne ha quasi 19mila, Mulinu Becciu è vicino ai 22mila, San Benedetto ne ha 39mila, La Palma-Poetto circa 30mila e Pirri un po’ più di 28mila.
Ieri pomeriggio l’ipotesi di riperimetrazione delle circoscrizioni è stata discussa durante un incontro tra l’assessore al Decentramento Daniela Noli e la commissione specifica del consiglio comunale, guidata da Adamo. Per i parlamentini di rione si tratta di una vera e propria rivoluzione visto che da cinque più la municipalità di Pirri, si passerà a tre più la frazione. In particolare nell’ipotesi presentata dall’assessore, spariscono i parlamentini di Mulinu Becciu e La Palma. Quest’ultimo viene inglobato (come già visto: assieme al Poetto e Sant’Elia) nella prima circoscrizione, quella del centro storico. In questo modo questa struttura arriverà ad avere una popolazione di quasi 47mila anime. «A questo punto - sottolinea Gian Franco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico - per essere eletti ci vorranno più voti che per sedere in consiglio comunale». Ma quello che lascia perplesso Carboni è un altro problema: «Mi domando perchè si deve partire dalla fine e non dall’inizio? Prima andrebbe chiarito se questi organismi servono o meno. E, se sì, bisognerbbe dare loro la possibilità di operare con un decentramento reale. Detto questo non vedo il senso di una unificazione che vede Castello assieme al Poetto o Sant’Elia. E non, invece e come sarebbe più logico, il centro storico unito a Sant’Avendrace e a La Vega». La questione, poi si allarga. «La creazione di circoscrizioni così ampie - continua Carboni - avrebbe senso in una logica di divisione di Cagliari come area metropolitana da ripartire in distretti. Non in questo caso».
La seconda circoscrizione diventerà quella Sant’Avendrace, che ingloba anche Is Mirrionis, Mulinu Becciu, Tuvixeddu e Tuvumannu, La Vega, e San Michele per un totale di 44mila abitanti. San Benedetto, invece, perde il Cep (che va alla muncipalità di Pirri) e resta con Fonsarda, Sant’Alenixedda, Genneruxi, Monte Urpinu e il Quartiere Europeo per complessivi 36.400 abitanti. Pirri si «arricchisce», come accennato, del Cep e comprende anche Barracca Manna, Is Campus-Is Corrias, Villa Doloretta, Monreale, San Giuseppe, Santa Teresa, Parteolla, Is Bingias-Terramaini Monteleone e Santa Rosalia per un totale di 31.200 abitanti.