Rassegna Stampa

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Abusivismo e contraffazione in crescita nell’Isola: a Cagliari numeri record

Fonte: web Ad Maiora Media
18 ottobre 2017

COMMERCIO

Abusivismo e contraffazione in crescita nell’Isola: a Cagliari numeri record
 

In Sardegna, tra il 2008 ed il 2016, ci sono stati 3.462 sequestri di prodotti contraffatti e Cagliari è la provincia con il maggior numero: 1.534 sequestri per un valore stimato di oltre 27 milioni di euro su oltre 42 milioni su scala regionale. Nel solo 2016, sempre il Cagliaritano ha registrato il record dei pezzi sequestrati: 1.420.653 su complessivi 2.853.596 nell’Isola. Sono i dati diffusi dalla Direzione generale lotta alla contraffazione del Ministero dello Sviluppo economico, rielaborati dall’ufficio studi Confcommercio.

Anche nel 2017, il fenomeno assume numeri preoccupanti con una crescita tendenziale che, secondo le prime stime, si aggira tra il 4 e il 6%. E la cronaca dei sequestri a cura delle Forze dell’ordine parla chiaro: 113 capi di abbigliamento, borse e accessori contraffatti sequestrati dalla Guardia di finanza in spiaggia a Chia la scorsa settimana; 192 capi di abbigliamento con marche fasulle sequestrati dalla Gdf di Cagliari lo scorso settembre; un carico di capi di abbigliamento contraffatti e alle oltre 2.000 etichette di note griffe sequestrate all’aeroporto di Elmas a fine agosto; 327 capi d’abbigliamento sequestrati sempre dalla Gdf al porto di Cagliari a fine aprile.

“Un aumento esponenziale con numeri che confermano come contraffazione e abusivismo vivono quotidianamente tra noi – dice Emanuele Garzia, il consigliere di Confcommercio che segue questo settore – Questi fenomeni si configurano ormai come un vero e proprio dramma sociale, con danni alla salute di chi li acquista e effetti deleteri su economia, lavoro e diritti sociali, per non parlare dell’identità sempre più aleatoria del prodotto made in Sardinia. Con 1.085.548 articoli contraffatti sottratti al mercato in tutta l’Isola, il 2016 è stato un anno record: la maggior parte del mercato parallelo della contraffazione riguarda l’abbigliamento con 10.465 pezzi sequestrati negli ultimi 8 anni, seguito da profumi e cosmetici (10.363) e apparecchiature elettriche (6.965). La Sardegna è un mare di prodotti contraffatti: abbigliamento, calzature e giocattoli senza i requisiti di sicurezza imposti dalla normativa Italiana ed europea. Questa situazione non è più tollerabile ed è inderogabile che il progetto di educazione all’acquisto legale e responsabile “Fermiamo la contraffazione”, lanciato da Confcommercio nel 2016, per sensibilizzare e informare su tutti i fenomeni illegali quali il racket, l’usura e la corruzione che alterano il mercato e falsano la concorrenza, trovi solide basi anche nell’Isola”.

Al cospetto dell’aumento di ambulanti abusivi che propongono acquisti di tutti i tipi, spesso merci di scarso valore e contraffatte, ai turisti che scendono dalle navi da crociera al Porto di Cagliari ed all’impotenza dei commercianti che svolgono regolare attività, a settembre, il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti, ha proposto la costituzione di un tavolo tecnico con le autorità competenti per affrontare il problema. (red)