Rassegna Stampa

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Piazza San Michele, gli ambulanti in coro: “Vogliamo solo lavorare, il Comune non ci abbandoni”

Fonte: web Castedduonline.it
13 ottobre 2017

 


 

 


Di Paolo Rapeanu  12 ottobre 2017

La nuova piazza simbolo del rione cagliaritano ha già cambiato volto. Tra qualche giorno la prevista inaugurazione, il Comune avvisa: “Lì i venditori abusivi non possono più entrare”. La replica: “Non sappiamo dove andare, questo lavoro ci permette di vivere”

 

 

Gli ultimi rumors vedono cerchiata in rosso la data del 16 ottobre. È quello il giorno nel quale il Comune dovrebbe tagliare ufficialmente il nastro della nuova piazza San Michele. Un restyling totale, con anche dei dissuasori, posizionati in determinati punti, che rendono impossibile il passaggio di camioncini e furgoni. Tradotto: impossibile, anche per gli “storici” venditori di frutta e verdura o abbigliamento, poter tornare a occupare i metri quadri che, per anni, hanno rappresentato la loro casa. “Basta col monopolio degli ambulanti: la piazza torni a bimbi e anziani”, questa la posizione del Comune. Che, nei fatti, propone anche una “regolarizzazione delle persone in difficoltà e, nel limite, individuare aree alternative”.
E tra i venditori i pareri si sprecano. C’è chi è d’accordo sull’individuazione di un altro spazio, magari sempre nel rione – pochissimi, a dirla tutta –, ma la maggior parte di loro sostiene che “vendere qui è il nostro unico modo per portare il pane a casa, il Comune potrebbe venirci incontro. Per noi non ci sarebbero problemi a restare qui dove siamo”, cioè tra il marciapiede e l’area davanti alla piazza, nella via San Michele. Gli ambulanti preferiscono dire la loro restando nell’anonimato, e c’è anche chi ricorda una promessa che Zedda avrebbe fatto circa due anni fa. “Aveva detto che avrebbe trovato una sistemazione, per noi, nella piazza. Siamo anche disposti, eventualmente, a pagare una piccola quota per la pulizia”.
Ultima modifica: 12 ottobre 2017