Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Contaminazione” Danza L'Autunno risveglia i sensi

Fonte: L'Unione Sarda
9 ottobre 2017


Dal 13 ottobre a Cagliari la ventitreesima edizione dell'evento

 

 

 

 

L a danza contemporanea anticipa e reinterpreta le evoluzioni del mondo in cui siamo immersi. Un mondo sempre più contraddistinto dalla commistione di popoli e di culture diverse. “Contaminazione” è una delle parole chiave della ventitreesima edizione di Autunno Danza a Cagliari, una rassegna che nacque proprio dall'esigenza, a metà anni Novanta, di «ricercare un dialogo con le altre realtà europee», come sottolinea il direttore artistico, Tore Muroni.
Dal 13 ottobre al 9 dicembre, negli spazi del Teatro Massimo e della Fucina, alla Vetreria di Pirri, l'associazione culturale Spaziodanza ha messo in cartellone una serie di spettacoli che acquistano un valore aggiunto proprio dall'ibridazione fra i diversi linguaggi adottati: dalla musica contemporanea alla video-arte, dal cinema al teatro per i ragazzi.
«Nasce un programma vario e articolato», spiega la direttrice artistica Momi Falchi, «che inizia proprio con due appuntamenti al Teatro Massimo dedicati ai più piccoli»: il 13 ottobre “Il colore rosa” di Aline Nari, una performance di teatro-danza che fa vacillare gli stereotipi della discriminazione di genere, e il 20 ottobre “Pop up, un fossile di cartone animato”, in cui il Teatro delle Briciole reinventa il libro animato. La Vetreria darà poi spazio ai giovani interpreti che si stanno facendo largo sulla scena internazionale: il 4 novembre sarà la volta di Manfredi Perego con “Horizon”, una coreografia in bilico fra spazio interiore ed esteriore; il 10 novembre debutterà “Mars”, di Nicola Galli, che coniuga lo spazio immaginifico sul palco con quello siderale del cosmo; “Bau #1” di Barbara Alberti, l'11 novembre, darà forma alle connessioni fra corpo e mente.
Ma non si possono tacere i grandi nomi che illuminano il cartellone. Ritorna il 26 ottobre Enzo Cosimi con “Estasi”, seconda tappa di un trittico dedicato alle passioni, seguìto il 27 dalla “Tipologia della resistenza” del coreografo cileno Pablo Tapia Leyton, sulle modalità che forgiano il carattere per sopravvivere.
Di nuovo alla Vetreria, il 17 novembre, per Ariella Vidach con “Sharing Beat Box”, che unisce la danza alle nuove tecnologie; mentre il 25 novembre andrà in scena la prima nazionale di “Celeste. Appunti per Natura”, di Raffaella Giordano.
Finale d'eccezione al Massimo, il 9 dicembre, con “A Love Supreme”, un lavoro ispirato all'omonimo disco immortale di John Coltrane, diretto della celebre coreografa belga Anne Terese De Keersmaeker.
Ticonzero realizzerà un'installazione composta da pannelli sonori in grado di suonare come strumenti, mentre Maria Paola Zedda, ideatore di Across Asia Film Festival, curerà una rassegna dedicata alla presenza dei mezzi video nelle coreografie.
Luca Mirarchi