Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il presidente Pigliaru chiede al Ministero circa 300 milioni di euro Sanità, il disavanzo fa paura T

Fonte: L'Unione Sarda
6 ottobre 2017

Il presidente Pigliaru chiede al Ministero circa 300 milioni di euro Sanità, il disavanzo fa paura
Trattativa per un mega prestito 

Pareggiare il disavanzo della sanità e chiudere il prima possibile la riforma della rete ospedaliera: sono i due tasselli che in questi giorni impegnano Giunta e coalizione. Sulla prima questione la partita si gioca a Roma, dove il presidente Pigliaru tratta per ottenere un prestito dal governo. La riforma, invece, procede a singhiozzo e rimangono ancora divisioni, tanto che stamattina alle 10 la maggioranza si riunirà per cercare di ricucire gli strappi residui.
MISSIONE ROMANA Ottenere un prestito da Roma è stato l'obiettivo della trattativa che il presidente Pigliaru ha avviato, con la direzione generale della sanità. Ieri sera il governatore è stato a Roma, pochissimi i dettagli dell'incontro, ma il punto di caduta per il 2018 dovrebbe essere poter iniziare l'anno con un saldo zero del disavanzo, la rete ospedaliera approvata e l'Azienda unica a regime. Sul banco ci sarebbe un prestito trentennale, da assegnare in due tranche, che si aggira intorno ai 300 milioni di euro.
LA RETE Il lavoro della commissione Sanità sugli emendamenti ha evidenziato che ci sono ancora molte scintille. Nel frattempo il Dg dell'Ats, Fulvio Moirano, ha pubblicato un nuovo Atto aziendale che rimanda alla rete ospedaliera le decisioni finali sulle strutture. La maggioranza si riunisce per fare di nuovo il punto della situazione con gli emendamenti alla mano. Una posizione molto netta è stata assunta dal Partito dei sardi che, all'interno del parlamentino, ha dato battaglia con Augusto Cherchi. «Ci sono ancora numerosi emendamenti di sostanza che dobbiamo analizzare - spiega - vogliamo evitare che la sanità sia una prerogativa delle zone metropolitane e su questo siamo pronti a dare battaglia». Via libera, invece, agli emendamenti presentati da Campo progressista sul futuro del Binaghi e del Marino di Cagliari. Il Binaghi manterrà il Centro donna e sarà il centro regionale di riferimento per la sclerosi multipla. «L'emendamento accoglie una richiesta forte dei pazienti di tutta la Sardegna», dice il consigliere Francesco Agus, «inoltre si evita che il recente restauro, costato milioni, venga vanificato». Sul futuro del Marino sarà un accordo con la Città metropolitana a stabilirne la nuova destinazione.
GLI ATTACCHI L'opposizione non risparmia attacchi e accuse. Tante le richieste come quella di Emilio Usula (Rossomori) di dare al San Francesco di Nuoro le specialità per essere un Dea di II livello. Critico anche il consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa, dopo la bocciatura sul mantenimento del servizio di Ostetricia e il potenziamento del reparto di pediatria alla Maddalena. «La soluzione tecnica sarebbe stata considerare questi servizi come spoke dell'Hub di Olbia», spiega Cossa, «sono molto amareggiato perché è il tramonto definitivo del mantenimento del punto nascita nell'Isola». (m. s.)