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Cagliari, 4320 nuovi punti luce in città: si punta tutto sul risparmio Led

Fonte: web Castedduonline.it
6 ottobre 2017

 


 


Di Redazione Cagliari Online  5 October 2017

 

Prosegue il percorso di sostituzione dei punti luce di vecchia generazione con quelli a tecnologia led in città, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e contenere i costi di gestione. La Giunta ha approvato, su proposta dell’assessore Luisa Anna Marras, il progetto esecutivo per la conversione a led di 4.320 punti luce. Il progetto è finanziato dal Programma Operativo Nazionale per le Città Metropolitane 2014-2020 (PON METRO) e si inserisce pienamente nelle misure per la riduzione delle emissioni di Co2 previste dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).

Dei 20.368 punti luce presenti in città, sia a gestione comunale diretta che a gestione esterna, sono attualmente già 10.100 quelli a led. Con il progetto appena approvato, quelli in corso (per esempio, gli interventi sulla 554 o nel quartiere di Barracca Manna) e quelli che stanno per partire (nella via Scano e vie limitrofe), si arriverà a 15.131 punti luce a basso consumo, pari a oltre il 74 per cento della rete. Altre sostituzioni delle vecchie lampade si avranno, inoltre, con gli interventi da effettuare via via nel caso di guasti con la ordinaria manutenzione.

Con il progetto PON-Metro si avrà un miglioramento dell’efficienza degli impianti tanto dal punto di vista delle prestazioni quanto da quello dei costi, con importanti risparmi economici per la gestione: si passerà da oltre un milione di euro di spesa annua attuale per il costo della energia a circa 240.000 euro. Rilevante anche il vantaggio economico che deriva dalla minore manutenzione necessaria: i led hanno infatti una vita stimata di circa 50.000/100.000 ore di funzionamento (corrispondenti a circa 12 anni), rispetto alla vita media di una lampada al sodio che ha una durata di circa 4.000/5.000 ore (circa 11-14 mesi), con un risparmio ulteriore di 75.600 euro annui necessari per la sostituzione delle lampade una volta persa la loro efficienza. I costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a led sono stimati nell’ordine di un decimo rispetto a quelli degli impianti al sodio e, al netto del maggior costo iniziale, in considerazione della maggiore durata, del risparmio energetico e della manutenzione quasi assente garantiscono un risparmio che varia tra il 50 e l’80 per cento per le casse comunali.

Fondamentale anche la valenza ambientale del progetto: il led riduce infatti l’inquinamento luminoso perché ha un fascio illuminante direzionale a differenza delle lampade al sodio che diffondono la luce in tutte le direzioni, disperdendo il 50 per cento dell’efficienza.

L’analisi sullo stato della rete di illuminazione pubblica ha consentito di individuare gli interventi di ammodernamento più urgenti. In alcuni casi, a seconda delle necessità, saranno sostituite solo le lampade; in altri tutto il sistema di illuminazione, compresi i pali. Prevista anche la predisposizione di un sistema di telecontrollo che rileverà in tempo reale eventuali guasti e consentirà di regolare e variare la luminescenza in remoto.