PIAZZA YENNE. Polemiche dopo il maxi controllo di martedì da parte della Municipale
Concessioni a rilento. L'assessora: «Ma non dipende da noi»
Il giorno dopo il maxi controllo della Polizia municipale sui tavolini di piazza Yenne, quasi nessuno dei titolari di bar e ristoranti sanzionati vuole commentare. «Non è il momento», tagliano corto. Un muro.
NIENTE AUTORIZZAZIONI Il perché di tanta prudenza? Semplice: in realtà nessuno degli esercenti è in regola in quanto le autorizzazioni, richieste tra fine giugno e luglio, non sono state ancora rilasciate dal Comune. In altre parole, sono tutti abusivi. E non è tutto: i gestori sapevano che nell'attesa del “pezzo di carta” sarebbe potuto scattare un controllo e avevano più o meno tutti accettato il rischio di pagare la multa da 118 euro (purché però fosse una tantum ). Una questione di costi e benefici: tenere i tavolini sulla piazza tutta l'estate era certamente più redditizio.
LE VERIFICHE Che i controlli ci sarebbero stati pare fosse stato infatti chiarito in un incontro avvenuto ben prima dell'estate tra l'assessora alle Attività produttive Marzia Cilloccu e le associazioni di categoria. Come era chiaro che in piazza Yenne, dopo i lavori di restyling, sarebbe stato applicato un regolamento specifico: via tutti i gazebo e quota occupabile in proporzione a quella coperta (sino a un massimo di 40 metri quadri). Così gli operatori si sono adeguati (a spese loro) alle nuove regole sperando che le concessioni arrivassero prima dei controlli, invece non è successo.
L'ASSESSORA «Le autorizzazioni vanno a rilento - ammette l'assessora Cilloccu - ma c'è una ragione: piazza Yenne e largo Carlo Felice sono siti monumentali quindi non basta il solito iter ma si deve aspettare il parere della Soprintendenza. Ciò ha portato a un allungamento dei tempi che non dipende dai nostri uffici, che solitamente sbrigano la pratica in 30 giorni. I controlli della Municipale? Li hanno fatti ovunque e in piena autonomia, su questo siamo sempre stati trasparenti e tutti sapevano che sarebbero state verificate le superfici occupate». Come dire: se hanno tenuto i tavolini all'esterno lo hanno fatto a loro rischio e pericolo. L'assessora poi difende le scelte della giunta: «Ci siamo presi la responsabilità di ridare dignità a piazza Yenne e al resto del centro storico dove regnava l'abusivismo: questo è l'anno zero per tutti. Abbiamo dato una svolta di legalità, mettendoci la faccia ma anche grazie alla collaborazione dei concessionari. A giorni le autorizzazioni arriveranno anche per piazza Yenne, nel resto della città sono state tutte già rilasciate».
GLI ESERCENTI Tra chi ha i tavolini nella piazza non tutti però preferiscono il silenzio: «In realtà ci era stato garantito che in attesa di avere le autorizzazioni non ci sarebbero stati controlli - spiega Andrea Zucca del Grotta Marcello -. Noi abbiamo speso parecchi soldi per rifare gli spazi esterni adeguando gli arredi alle nuove norme, se adesso arrivano i carabinieri e ci chiedono l'autorizzazione come dobbiamo comportarci?». Giovanni Giamberduca, della gelateria l'Isola del Gelato, aggiunge: «I vigili hanno fatto il loro dovere, non abbiamo ancora l'autorizzazione e ci hanno multato. Speriamo la situazione si risolva presto».
L'INTERROGAZIONE Sulla questione interviene anche il capogruppo di Fdi in Consiglio comunale, Alessio Mereu, che annuncia un'interrogazione urgente al sindaco: «Da giugno queste attività non ottengono risposta dal Comune - accusa -. Non voglio giudicare l'operato degli agenti della Municipale che fanno il loro dovere ma non si può non avvertire un atteggiamento di disinteresse, per non dire persecutorio, verso uno dei settori più produttivi della città da parte dell'amministrazione».
Massimo Ledda