Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Non solo Deledda: città di scrittori

Fonte: L'Unione Sarda
28 settembre 2017

 

 

NUORO «Se anche Michela Murgia sostiene Nuoro come Capitale italiana della Cultura, penso ci sia poco da aggiungere. La scrittrice di Cabras sposa la nostra causa, senza esitazioni. Definisce la nostra città la terra del ritorno, una sorta di seconda patria. Dunque, noi temiamo altre candidate, non Oristano».
Sebastian Cocco punzecchia, gioca d'anticipo. Il vicesindaco di Nuoro, nonché assessore alla Cultura, fa capire subito come «tra le due pretendenti sarde non ci sia confronto. Nessuna rivalità, mancano le premesse. Pure Bosa è con noi».
La corsa all'ambito traguardo prosegue, tra ironia, stoccate e logiche di campanile. Così, sebbene gli ottimi rapporti di vicinato non siano messi in discussione, Marcello Fois puntualizza: «Siamo già una Capitale della Cultura, a prescindere dal risultato - dice lo scrittore - Oristano si deve ancora accreditare. Noi abbiamo questo ruolo da tempi non sospetti. Poi, resta sempre una gara: vinca il migliore».
MAGGIORI TITOLI Il migliore alberga in Barbagia? Fois non ha dubbi. «Abbiamo una letteratura che Oristano non ha. Su Nuoro ci sono tantissime pagine, danno il polso della situazione - spiega -. La nostra città ha quarantamila abitanti, eppure la sua letteratura, in rapporto, è pari a quella di Berlino o Buenos Aires. Questo è un dato incontrovertibile. Deledda, Cambosu, Pigliaru, Salvatore e Sebastiano Satta», cita a raffica Marcello Fois, in versione telecronista sportivo. Poi si tira in ballo: «Fois, Ciusa, Gavino Murgia. Potrei andare avanti a oltranza».
PAESI LIMITROFI La candidatura che parte dal cuore della Sardegna incontra i paesi limitrofi. Un patrimonio culturale variegato, dove tradizione e innovazione coesistono, si fondono. «L'identità sarda va a braccetto con l'arte contemporanea», afferma Antonella Camarda, vicepresidente della Fondazione Costantino Nivola di Oran. «La designazione di Nuoro come Capitale italiana della Cultura può essere sintetizzata così. In Sardegna solo il capoluogo barbaricino ha questa attitudine: riesce a proiettare secoli di ricchezze nel futuro».
MUSEI E CASE EDITRICI «La vivacità culturale è la nostra forza, la nostra arma in più», precisa Tonino Rocca, presidente del museo Man. «Dà vita a un quadro ampio e completo, contemporaneo. L'ambiente fa il resto». «Abbiamo enormi potenzialità, capacità di progetto, senso di comunità», racconta Sebastian Cocco.
«Nuoro merita questa ribalta», chiosa Cecilia Mangini, fotografa e regista novantenne. «È un premio dovuto a una terra magica».
Gianfranco Locci